L'INTERVISTA

Ferrero (Nexi): “Pagamenti digitali imprescindibili per un Paese moderno”

Il direttore commerciale annuncia un’accelerazione degli investimenti in tecnologia e innovazione: “Si fa sempre più radicata la necessità di una maggiore digitalizzazione dell’Italia”. In vista nuove partnership: riflettori sul social commerce

Pubblicato il 15 Giu 2020

Marco_Ferrero

I pagamenti digitali sono imprescindibili per un Paese moderno. Stiamo assistendo a un’evoluzione nei comportamenti e nelle abitudini dei consumatori oltre a una maggiore consapevolezza di quanto sia indispensabile rendere più efficienti le modalità di incasso per esercenti, aziende e PA”: Marco Ferrero, Direttore Commerciale di Nexi, l’azienda guidata da Paolo Bertoluzzo, fa il punto con CorCom sulle evoluzioni in atto e sulle strategie  a sostegno della digitalizzazione dell’Italia.

Ferrero, Nexi è diventata in poco tempo un player fondamentale nel settore dei pagamenti digitali in Italia. L’emergenza Coronavirus ha però impattato sul business del primo trimestre. Quali sono le prospettive per il resto del 2020?

I risultati del primo trimestre derivano dal trend di crescita dei pagamenti digitali registrato nel Paese nei primi due mesi dell’anno, sommato al calo dei consumi che c’è stato durante il successivo lockdown, in particolare di beni non necessari, di trasporti e di turismo: siamo riusciti a confermare la bottom-line grazie anche a una maggiore efficienza sui costi. Ed oggi si vedono già importanti segni di ripresa. Non credo si possano fare previsioni per l’anno in corso, almeno fino a quando non saremo definitivamente usciti dalla fase 2: siamo comunque complessivamente positivi sul fatto che sia sempre più radicata la necessità di una maggiore digitalizzazione del Paese.

L’impatto del Coronavirus comporterà una revisione dei vostri piani e delle strategie?

La nostra strategia rimane essere a fianco delle banche per promuovere la diffusione dei pagamenti digitali in Italia: su questo intendiamo accelerare ulteriormente, investendo sempre di più in tecnologia e innovazione per offrire agli istituti di credito le migliori soluzioni da mettere a disposizione dei loro clienti privati ed esercenti, delle imprese e della PA.

Quali iniziative pensate di mettere in campo per “adattare” soluzioni e business al “new normal”?

Durante il lockdown abbiamo registrato un crescente bisogno di piattaforme per l’e-commerce, come X-pay, in grado di supportare pagamenti online e in multicanalità, e si è molto diffusa l’esigenza di poter incassare a distanza anche da parte di non possiede un proprio sito di e-commerce, bisogno soddisfatto dal nostro servizio di Pay-by-link dedicato a esercenti e liberi professionisti. Inoltre, per poter accettare tutti i tipi di pagamento anche fuori dal negozio o nelle consegne a domicilio, abbiamo constatato che il Mobile Pos è diventata una soluzione indispensabile. Allo stesso modo, i pagamanti contactless hanno raggiunto quote vicine al 70%, anche perché possibili attraverso plexiglas o separatori di vetro posti davanti alle casse, come previsto dalle nuove norme di prevenzione. Siamo convinti che tante di queste iniziative di prevenzione ed efficienza permesse dai pagamenti digitali rimarranno anche dopo la fase 2 e saranno alla base del new-normal anche post Covid-19.

Alleanze e partnership sono sempre più strategiche per voi: ci sono in vista nuove “liaison”?

Sì, ci sono nuovi accordi in arrivo, per esempio per lo sviluppo del social commerce, la possibilità per gli esercenti di esporre prodotti e servizi sui social network, così come ce ne saranno altri attraverso Nexi Open, la nostra piattaforma per lo sviluppo con le Banche dell’open banking, che già vanta partnership con, ad esempio, Microsoft o Bain&Company. E continueremo in questa direzione con accordi con i big della system integration e della consulenza tecnologica, e con molte fintech di respiro internazionale, come l’israeliana Cred, l’olandese Mambu, la finlandese Bankify, l’italiana Conio, l’americana Askdata. Siamo ovviamente sempre più focalizzati a sviluppare ulteriori collaborazioni che possano portare benefici concreti alle nostre Banche Partner e permettere loro di offrire servizi e innovazione ai loro clienti.

Su quali soluzioni puntate maggiormente e su cosa state lavorando sul fronte dei servizi?

Oltre ai servizi già descritti per rendere più efficiente l’accettazione di pagamenti, continueremo ad arricchire la nostra proposition di carte di credito e debito, tutte compatibili con Nexi Pay e i mobile payments di Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay, Garmin, FitBit e Yap, la nostra app pensata per i millenials che permette di pagare e scambiare denaro semplicemente attraverso uno smarphone. E ovviamente le carte evolvono anche per i segmenti Small Business e Corporate: oggi con le banche partner possiamo offrire innovativi servizi di ottimizzazione del circolante e di efficienza finanziaria nella gestione dei costi interni e esterni. Offerta che completa i servizi di Corporate Banking che oramai integrano tutte le principali funzionalità finanziarie dell’azienda, come sconto fatture, lettere di credito. Inoltre, sono digitalmente integrate e profilate con i processi autorizzativi aziendali, anche su app Mobile, spostando in avanti la frontiera dell’efficienza rispetto a quanto si riteneva possibile anche solo poco tempo fa.

Il settore dei pagamenti digitali in Italia subirà un’accelerazione a seguito del Coronavirus? Il mercato italiano si prepara per la “maturità”?

Noi ne siamo convinti, lo auspichiamo e siamo focalizzati insieme alle banche e a tutti i nostri partner affinché questa trasformazione possa subire un’accelerazione. SSamo tutti consapevoli che l’uscita dall’emergenza Covid sarà possibile attraverso azioni individuali che consolidano una responsabilità collettiva. La progressiva diffusione dei pagamenti digitali sarà il risultato del contributo di tutti, anche per rendere il nostro Paese più efficiente e sicuro.

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