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Google Cloud accende i fari sulla PA: al via il primo “Public Sector Summit”

L’evento digitale si terrà su scala globale l’8 e 9 dicembre. Ad aprire i lavori sarà il ceo Thomas Kurian. Più di 50 sessioni tra America, Asia ed area Emea. Tra le best practice italiane quella della Regione Veneto

Pubblicato il 30 Nov 2020

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Un evento digitale globale di due giorni per accendere i riflettori sulle opportunità che il cloud può offrire alle pubbliche amministrazioni, dalle organizzazioni governative al mondo dell’istruzione e della ricerca. A organizzare per l’8 e il 9 dicembre il primo “Public Sector Summit” digitale e su scala globale è Google Cloud (qui la registrazione all’evento gratuito), mettendo a disposizione dei partecipanti oltre 50 sessioni tra cui scegliere quelle più adatte al proprio caso oltre che la possibilità di contattare direttamente gli esperti della società per confrontarsi con loro su come poter adattare le best practice al proprio contesto o su come accedere alle risorse necessarie.

Il “Public Sector Summit” organizzato da Google Cloud arriva tra l’altro in un momento particolare, quello caratterizzato dalla seconda ondata della pandemia, e va inserirsi quindi in un contesto in cui l’emergenza Covid-19 ha reso più evidente la necessità e l’urgenza della digitalizzazione e dell’adozione del cloud, utili per supportare le istituzioni nazionali e locali, ma anche il mondo della scuola, a trovare un nuovo modo per offrire i propri servizi ai cittadini e per rapportarsi con loro, dagli sportelli dei servizi pubblici alle attività didattiche durante il lockdown.

Ad aprire i lavori del summit, l’8 dicembre, sarà Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud, con un keynote speech che punterà sulla grande capacità dimostrata nell’ultimo anno dalla Pubblica amministrazione di trasformarsi velocemente e di attivare nuove è più ampie collaborazioni. A seguire sarà Mike Daniels, VP di Google Cloud per il public sector a parlare di cosa l’anno segnato dalla pandemia, con le sue sfide senza precedenti per l’intero comparto della Pubblica amministrazione, abbia insegnato e che disegnerà una prospettiva dell’evoluzione dei servizi per il futuro.

Il primo Public Sector Summit di Google Cloud sarà organizzato su scala globale su tre aree di riferimento: l’evento inizierà l’8 dicembre e proseguirà il 9 con contenuti dedicati per le varie Region: Asia Pacific, Europe, Middle East and Africa e Americas.

Il 9 dicembre focus sull’area Emea

La giornata del 9 dicembre del Google Cloud Public Sector Summit è dedicata all’area Emea e quindi il dibattito si focalizzerà in particolare sulle strategie ed i progetti dedicati all’Europa.I leader del settore condivideranno approfondimenti e risponderanno in tempo reale alle domande su come Google Cloud ha contribuito, con iniziative concrete, ad accelerare l’innovazione. Cinque le sessioni di approfondimento:

  • Sovranità digitale, per fare il punto sulla “rotta” da seguire in tema di sovranità dei dati ma anche del software e delle tecnologie
  • Security, con un focus sulle piattaforme cloud aperte e sicure che consentono interoperabilità e innovazione
  • Efficienza operativa, attraverso la condivisione di esperienze e approfondimenti
  • Citizen experience, attraverso l’analisi del sentiment e tecnologie basate sull’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico (machine learning) per estrarre valore dai dati
  • Modernizzazione rapida dell’infrastruttura, con suggerimenti pratici e strategie basate sull’adozione di Apigee

Tra le collaborazioni di Google Cloud con la PA in Italia emerge il caso della Regione Veneto, dove l’amministrazione ha implementato Google Workspace e la Google Cloud Platform con la migrazione a questi sistemi di 85mila dipendenti pubblici, compresi i medici e i lavoratori della sanità, riducendo i costi operativi – calcola Google – del 90%.

“Quest’anno ci ha messo davanti una serie di sfide globali mai viste e che non erano prevedibili – afferma Mark Palmer, head of Public sector per UK&I di Google Cloud presentando il panel europeo – dal passaggio al lavoro da remoto all’offerta dei servizi essenziali alle comunità locali colpite dall’emergenza per cercare di tenere a galla l’economia. In molti avrebbero sperato di fronte a una situazione del genere che ci fosse una formula magica per risolvere i problemi, ma dal momento che questa formula non esiste molti governi in tutta l’area Emea hanno seguito una serie di comportamenti che hanno aiutato la PA a diffondere le tecnologie digitali all’interno delle proprie organizzazioni”. “Il nostro obiettivo – conclude Palmer – è di imparare proprio da questi esempi come sia possibile muoversi tra le difficoltà e trovare soluzioni che siano in grado di migliorare l’efficienza e di mettere le soluzioni digitali migliori a disposizione di impiegati, cittadini e utenti.

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