BEST PRACTICE

Intelligenza artificiale, l’Italia sul podio mondiale

L’abruzzese Grandis si aggiudica la medaglia d’oro al Waic di Shanghai con il co-bot Asimov: l’applicazione aiuta i giornalisti a migliorare i propri articoli e raggiungere un maggior numero di lettori grazie a un sistema di deep learning

Pubblicato il 12 Lug 2021

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Si chiama ASC27 ed è di nazionalità italiana la startup italiana vincitrice della sezione europea del Congresso mondiale sull’Intelligenza artificiale di Shanghai (Waic), posizionatasi tra le prime 10 al mondo nella sezione Best practice applied algorithms, grazie ad un’AI capace di aiutare i giornalisti a migliorare i propri articoli e raggiungere un maggior numero di lettori. La startup romana ha infatti messo a punto un sistema di deep learning che impara dai lettori gli elementi di successo di una storia capace di diventare virale.

Un sistema già utilizzato da oltre 2mila giornalisti

Il sistema, già acquistato all’estero da un importante gruppo imprenditoriale americano, potrebbe cambiare il modo in cui i giornalisti comunicano suggerendo loro i punti di forza e di debolezza degli articoli. Il suo nome è Asimov, un co-bot di intelligenza artificiale progettato per ottenere migliori risultati nell’editoria e nella comunicazione che, dicono ad ASC27, “servirà per costruire la nuova era del giornalismo – più efficiente, preciso e umano – svolgendo i compiti più ripetitivi e lasciando spazio all’atto creativo dei giornalisti in modo che possano avere più tempo per lavorare sulla qualità degli articoli e delle informazioni”.  Il software è già utilizzato quotidianamente da oltre 2000 giornalisti nelle principali riviste che stanno ampliando il proprio pubblico e i propri ricavi sfruttando Asimov AI.

Conferma del valore dell’innovazione tecnologica italiana

Presentato nella sezione startup europee, l’azienda ha ottenuto con Asimov il riconoscimento dall’importante Waic, il Congresso mondiale sull’intelligenza artificiale che si è aperto il 7 luglio e si è chiuso il 10, alla presenza di 1.000 relatori, tra cui i vincitori del premio Turing, Joseph Sifakis e Yao Qizhi; il “padre di Linux” Linus Torvalds, il Ceo di Siemens Roland Busch, quello di Qualcomm Cristiano Amon, il presidente di Huawei Ken Hu, e i leader di Tencent, Alibaba e Baidu.

In questo contesto l’affermazione dell’azienda romana, creata dall’abruzzese Nicola Grandis e situata nel cuore di Roma, a pochi passi da Piazza San Pietro, ha confermato la creatività e il valore dell’innovazione tecnologica italiana: “ASC27 punta a rivoluzionare il modo di sviluppare software – dice Grandis – impiega sedici esperti di IA e tra di loro ci sono alcuni giovani hacker di fama nazionale”. Il nostro motto è “We create Knowledege – Creiamo conoscenza” e lo facciamo utilizzando tecniche di intelligenza artificiale applicate alla cybersecurity e viceversa utilizzando i principi dell’hacking allo sviluppo del software per soluzioni innovative”.

Il team di ASC27 Cyber Security è invece dedicato alla ricerca di modi nuovi e alternativi di proteggere e difendere il cyberspazio dei suoi clienti costruendo soluzioni per scopi verticali e specifici che grazie all’esperienza maturata sul campo gli algoritmi di ASC27 sono in grado di affrontare una grande varietà di compiti nelle aree del Machine learning e del Deep learning.

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