L'ASSEMBLEA

Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, eletti 10 nuovi consiglieri

Il board dell’associazione arriva così a 32 membri. Il vicepresidente vicario Stefano Zapponini: “Guardiamo in positivo alle sfide dell’emergenza sanitaria. Fondamentale portare a termine il piano Transizione 4.0”

Pubblicato il 14 Dic 2020

A. S.

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Il consiglio generale di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici arriva a 32 membri,  con la nomina dei 10 nuovi consiglieri appena eletti nell’ultima assemblea del 2020. I nuovi Consiglieri sono Margherita Avigni (Terziario Innovativo Confindustria Mantova), Paolo Barbagli (presidente di Anisgea – Associazione Nazionale Imprese per i Servizi Gas Energia Acqua), Gianluca Caiazza (Consigliere di Assotec – Associazione industrie produttrici di piattaforme software e di servizi cloud), Tommaso D’Onofrio (presidente di Aiscris – Associazione italiana società di consulenza per la ricerca l’innovazione e lo sviluppo), Maurizio Fargnoli (past president Asas – Associazione per i Servizi, le Applicazioni e le Tecnologie Ict per lo Spazio), Ezio Fregnan (Assoknowledge – associazione italiana dell’education e del knowledge), Raffaele Giuliano (consigliere della sezione Information Technology Unindustria-Lazio), Giovanni Emilio Maggi (Consigliere Sistema giocattolo Italia – Federazione di Filiera del Gioco),  Clemente Reale (vice presidente Unirec – Unione nazionale imprese a tutela del credito), Andrea Vivi (consigliere di Alpi – associazione Laboratori e organismi di certificazione e ispezione).

“Guardiamo in positivo alle sfide che l’emergenza sanitaria ci pone – commenta Stefano Zapponini, vice presidente vicario di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici – un percorso impegnativo, un cambio di passo obbligato per tutti, una spinta forte al cambiamento organizzativo e dei modelli di business per  per tutte le imprese, manifatturiere e di servizi, pubbliche e private. Un cambio di paradigma disruptive,  non più solo auspicato ma oggi indispensabile per la competitività e, in alcuni casi, la stessa sopravvivenza delle imprese”.

“Per questo – prosegue – diventa fondamentale portare a termine, fino in fondo e perseguendo l’obiettivo di valorizzazione degli investimenti immateriali, una delle chiavi più importanti per la crescita delle imprese, Transizione 4.0, il Piano Mise del Ministro Patuanelli che accompagna la trasformazione dei settori imprenditoriali in chiave digitale. Così come  auspichiamo che si arrivi presto ad una definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Pnrr, con una governance chiara ed un coordinamento efficacie, a livello centrale e locale, delle enormi risorse che l’UE metterà a disposizione del nostro Paese. Su questi e su altri temi sfidanti per le imprese, a cominciare dalla necessaria riorganizzazione flessibile e smart del lavoro il nostro Consiglio lavorerà fin da subito – conclude – proseguendo e rafforzando l’azione che la Federazione sta portando avanti da anni, per affermare il ruolo fondamentale delle imprese di servizi ad alto valore aggiunto, quelle che l’Europa chiama Knowledge intensive business services, quelle cioè che supportano la crescita competitiva di tutti i settori dell’economia – manifatturiero, agroalimentare, costruzioni, infrastrutture, turismo, sanità, … –   e che possono efficacemente imprimere un nuovo impulso all’ efficientamento organizzativo e alla trasformazione in chiave digitale anche alla Pubblica Amministrazione”.

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