IL PROGETTO

Castel del Monte diventa museo 4.0: AI e mixed reality rivoluzionano la user experience

Tramite l’app Mvrgia, il visitatore potrà accedere a tutta una serie di contenuti: dal servizio di guida dedicata fino all’avatar 3D di Federico II di Svevia che illustrerà le diverse tappe della mostra. In campo Hevolus Innovation con la collaborazione di Infratel e Microsoft Italia

Pubblicato il 14 Gen 2021

castel

Castel del Monte, fortezza del XIII secolo e patrimonio Unesco dal 1996, diventa un HoloMuseum, progetto sviluppato da Hevolus Innovation in collaborazione con Infratel Italia e Microsoft Italia.  Obiettivo dell’iniziativa è contribuire con la Direzione regionale Musei di Puglia alla valorizzazione dell’arte e della cultura del territorio attraverso l’utilizzo del digitale, offrendo ai visitatori esperienze di fruizione innovative e coinvolgenti, per ampliare l’offerta culturale e dare nuovo slancio competitivo al turismo nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, area di interesse naturalistico, paesaggistico e storico-culturale, situato tra la provincia di Bari e quella di Barletta-Andria-Trani.

HoloMuseum, progetto basato su tecnologie Microsoft di Cloud Computing, Intelligenza Artificiale e Realtà Mista, potenzia e amplifica all’infinito la capacità narrativa ed espositiva di una mostra, offrendo la possibilità di integrare durante il percorso di visita livelli informativi ed esperienziali aggiuntivi rispetto a quelli previsti dall’allestimento fisico. Il tutto completamente personalizzabile in base alle esigenze e agli obiettivi curatoriali del comitato scientifico dell’ente museale.

Non appena i Musei potranno riaprire in sicurezza, sarà possibile infatti vivere il percorso museale di Castel del Monte in modalità phygital; il visitatore, una volta entrato nel museo, usando il proprio smartphone, potrà accedere attraverso il download dell’app dedicata MVRGIA (disponibile sia per Android sia per iOS) a tutta una serie di contenuti in realtà aumentata per arricchire la propria visita: dal servizio di guida dedicata, l’avatar 3D di Federico II di Svevia che accompagnerà il visitatore illustrando le diverse tappe della mostra, alla visualizzazione di contenuti multimediali e materiali audio-visivi sulla storia di Castel del Monte e interviste a critici d’arte per esempio, fino all’interazione con modelli digitali 3D per approfondire alcuni temi ed elementi della struttura architettonica del castello come ad esempio il portale principale lapideo, i camini, la tecnica di copertura a volta degli ambienti trapezoidali e le decorazioni scultoree delle sale. L’esperienza è resa possibile grazie all’installazione di totem all’interno del castello che rendono fruibili i contenuti multimediali.

“Dal punto di vista del turismo, la cultura ha uno straordinario potere – spiega Antonella La Notte, ceo di Hevolus Innovation – Così abbiamo ideato HoloMuseum, un concept di museo phygital, che fa evolvere il contesto espositivo tradizionale in ambiente espositivo ibrido facendo coesistere mondo fisico e contenuti virtuali digitali: grazie alle tecnologie Microsoft di Realtà Estesa XR, Intelligenza Artificiale e Cloud Computing visitare un museo o una mostra può diventare un’esperienza amplificata, immersiva, altamente coinvolgente, immediata e interattiva”.

“Il progetto realizzato per Castel del Monte è la dimostrazione di come le nuove tecnologie – AI, Cloud Computing e Realtà Mista – siano importanti leve strategiche per la crescita e l’innovazione di questo settore e in generale per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale – dice l’Ad di Microsoft Italia, Silvia Candiani – Un processo di trasformazione digitale come questo infatti, da un lato, genera nuove opportunità di rilancio per il territorio, in un momento complesso dove il turismo e il settore della cultura sono messi a dura prova dall’emergenza sanitaria, dall’altro nuovi strumenti digitali consentono alle persone di vivere esperienze museali straordinarie e di acquisire nuove conoscenze attraverso modalità di fruizione innovative e coinvolgenti, avvicinandole ancora di più alla cultura del nostro paese”.

La soluzione è inoltre già pronta anche per la sua fruizione in modalità Mixed Reality grazie al computer olografico Microsoft HoloLens 2 che consente una visita di Castel del Monte sia in presenza sia a distanza, permettendo a chiunque e in qualunque parte del mondo di poter entrare virtualmente nel Castello, seguire il percorso espositivo e interagire con tutti gli elementi multimediali, raggiungendo lo stesso livello di coinvolgimento di una visita in loco. Opportunità questa fondamentale per rendere la cultura sempre più accessibile, smart e inclusiva in un momento storico dove gli spostamenti fisici non sempre sono possibili. Castel del Monte consentirà infatti di prenotare una visita virtuale da remoto: la guida presente nel Castello grazie a HoloLens 2 può condividere la propria vista sia degli ambienti reali che dei contenuti digitali extra con il visitatore a distanza.

“Il 2020 ha avuto un impatto decisivo sulle modalità di fruizione delle opere e dei contenuti culturali in generale. A causa delle continue restrizioni e chiusure causate della pandemia COVID19 subite da musei e luoghi della cultura afferenti la Direzione Regionale Musei Puglia, abbiamo assistito a numerosi processi di digitalizzazione, visto il proliferarsi di podcast e materiali audiovisivi fruibili da remoto – commenta Elena Silvana Saponaro, Direttore del Museo Nazionale Archeologico di Altamura (Bari), di Castel del Monte (Andria) – All’interno di questo scenario, il progetto che si sta sviluppando nel sito Unesco di Castel del Monte –Andria BT, a seguito del protocollo di intesa Piazza Wi-Fi Italia, è dedicato a una più ampia esplorazione del monumento patrimonio Unesco in una chiave di lettura integrata con il paesaggio, con il territorio, al fine di restituire un’immagine sempre più rispondente al pensiero “interculturale” che ha ispirato Federico II di Svevia, e al riconoscimento delle molteplici funzioni del “castrum” medievale. Il progetto nato nel 2020 durante il tempo del confinamento con l’utilizzo di nuovi strumenti digitali ha l’obiettivo di far vivere ai visitatori esperienze museali alternative rispondenti alla nuova domanda di offerta culturale”.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del protocollo d’intesa di Piazza Wi-Fi Italia, siglato tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Puglia, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e Infratel Italia che si propone di federare reti esistenti di comuni, pubbliche amministrazioni e grandi realtà private, che gestiscono spazi aperti al pubblico, e realizzare nuove aree di accesso Wi-Fi gratuito mediante l’installazione di access point in prossimità di luoghi di interesse culturale, artistico e turistico. Oggetto della sperimentazione nell’Alta Murgia è, oltre alla diffusione di connettività Wi-Fi, l’installazione di piattaforme intelligenti e l’attuazione di misure sperimentali e di buone pratiche per la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.

“Strumenti come la realtà aumentata coinvolgono i visitatori in modo dinamico e sempre accessibile, per un’esperienza innovativa e soprattutto immersiva – dichiara Francesco Tarantini, presidente del Parco Nazionale Alta Murgia – Il progetto Piazza Wi-Fi Italia, oltre a potenziare la connettività nelle aree rurali dell’Alta Murgia, farà conoscere Castel del Monte in un modo mai sperimentato prima, migliorando la fruizione del patrimonio culturale e architettonico”.

“Il Ministero dello Sviluppo Economico sostiene l’importante connubio tra tecnologia e cultura attraverso numerose iniziative e Piazza WI-FI Italia rappresenta un modello consolidato di sostegno alla connettività e alla trasformazione digitale anche delle istituzioni museali – evidenzia la sottosegretaria al Mise, Mirella Liuzzi – La realizzazione dell’HoloMuseum di Castel del Monte è esempio infatti di come l’applicazione della tecnologia e del digitale ai beni culturali potrà rappresentare sempre più una leva strategica per la valorizzazione dei patrimoni artistici del nostro Paese”.

“La collaborazione tra istituzioni, società pubbliche e startup di successo come Hevolus Innovation ha condotto ad una sperimentazione unica nel nostro Paese per rinnovare le modalità di fruizione del nostro patrimonio storico e artistico – conclude ha commentato Marco Bellezza, Amministratore Delegato Infratel Italia – Un sentito ringraziamento all’ente Parco e alla direttrice Saponaro che hanno sposato entusiasticamente il progetto che come Infratel Italia, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, intendiamo portare in altre realtà attivando Comunità digitali come abbiamo fatto in Puglia”.

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