HEALTHCARE

Vaccinazioni Covid, sprint dall’interoperabilità dei dati

Per accelerare sulla somministrazione serve puntare sul dialogo tra diversi sistemi informativi, soprattutto in Italia dove si sconta una frammentazione regionale

Pubblicato il 06 Mag 2021

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La pandemia spinge il mercato dei big data nell’healthcare. Secondo Statista raggiungerà un valore di 70 miliardi di dollari entro il 2025, con una crescita del 568% rispetto al 2016 quando valeva 11.5 miliardi. L’evolversi dell’emergenza sanitaria ha spinto i governi e le imprese a adottare prodotti e strumenti che potessero tenere monitorato in maniera tempestiva il numero dei contagi e i dati complessivi relativi alla sanità pubblica.

Data integration per la Sanità italiana

Ma servono strumenti informatici flessibili e facili da usare per garantire una rapida integrazione e diffusione dei dati. Soprattutto in passaggi cruciali come la campagna vaccinale che l’Italia, come altri Paesi, sta affrontando. Parola di Stefano Musso, ceo di Primeur, multinazionale italiana leader nel settore della Data Integration, secondo cui “dati dettagliati e accurati relativi alla pandemia sono assolutamente necessari per l’implementazione di un processo decisionale veramente informato e consapevole sulla salute pubblica”.

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“L’Italia purtroppo – spiega Musso – sta affrontando con difficoltà la campagna vaccinale anche a causa di alcune lacune nella digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale e nell’organizzazione regionale – afferma Musso -. Spesso si pensa che una massiccia digitalizzazione e l’adozione di nuove tecnologie, necessarie per erogare i servizi sanitari in modo efficiente e coordinato, passi inevitabilmente per un processo altamente invasivo e costoso. In realtà non è sempre così”.

Far dialogare sistemi localizzati già presenti

Secondo Musso “non bisogna sempre concentrarsi sulla dotazione di un nuovo, centrale e totalizzante sistema informatico, ma su come utilizzare al meglio i sistemi localizzati già presenti, permettendogli di comunicare tra loro in maniera automatica e sicura. I dati ci sono, le applicazioni in grado di gestirli verticalmente anche, bisogna però trovare il modo di far ”viaggiare” i dati da un sistema all’altro in maniera automatica, controllata e sicura”.

”I dati non hanno mai giocato un ruolo così fondamentale nella storia come nella crisi attuale – dice ancora il Ceo -. Noi di Primeur ci siamo da sempre focalizzati sull’importanza e il valore che ricoprono i dati per le imprese e la Pubblica Amministrazione. In oltre 30 anni d’esperienza abbiamo sviluppato soluzioni e piattaforme d’integrazione che automatizzano e assicurano una corretta gestione dei dati, oltre che una completa compliance alla Gdpr“.

Se centralizziamo il sistema informatico blocchiamo lo sviluppo – avverte Musso -, creiamo un mondo informativo chiuso, mentre quello di cui si ha bisogno, e questa pandemia lo ha dimostrato anche nel settore pubblico, è flessibilità. L’uso di strumenti e strategie informatiche come la Data Integration assicurano una rapida capacità decisionale ed operativa, la riduzione di errori e il risparmio d’importanti risorse, sia umane che economiche”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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