I PROVVEDIMENTI

Offerte Tlc, rincari e pacchetti “all-inclusive” con costi nascosti: Agcom multa Tim e Vodafone

Nel mirino gli aumenti a carico dei clienti e le comunicazioni “fuorvianti”. Alla società guidata da Bisio comminata sanzione da 773mila euro per il pacchetto “Internet Unlimited” e per la compagnia capitanata da Gubitosi si sale a 928mila euro per i costi aggiuntivi sul “Piano Base”

Pubblicato il 20 Gen 2021

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Modifiche contrattuali con costi a carico degli utenti e comunicazioni poco trasparenti in merito alle offerte: Agcom torna a sanzionare le telco – ormai una costante – e la nuova scure si abbatte questa volta su Tim e Vodafone. Per la compagnia guidata da Luigi Gubitosi la sanzione ammonta a 928mila euro, per quella guidata da Aldo Bisio a 773.000.

Tim, sanzione da 928mila euro per gli extra costi sul Piano Base

Modifica contrattuale: per continuare a investire sulla qualità della rete Tim, dal 29/2 il Piano Base della tua linea avrà un costo di 1,99 euro al mese che verrà applicato solo in assenza di un’offerta con minuti o Giga. Entro il 28/2 puoi recedere dal contratto o cambiare operatore, senza penali né costi di disattivazione, compilando il modulo cessazione linea su tim.it o inviandolo via PEC a recesso_linee_mobili@pec.telecomitalia.it o andando nei negozi Tim. Solo X Te con Tim puoi avere un’offerta con Minuti e Giga a condizioni vantaggiose e il costo del Piano Base è gratuito! Info al 409168 o su tim.it”: questo il contenuto dell’sms inviato ai clienti Tim, a partire dal mese di gennaio 2020,  finito nel mirino dell’Agcom che ha deciso di procedere con la sanzione poiché “la possibilità di modificare un contratto incontra il limite insito nella stessa funzione modificativa: questa non può porre in essere una nuova obbligazione, perché in tal caso andrebbe oltre la modifica, comportando, come nella fattispecie in esame, la costituzione di una nuova prestazione e l’oggettivo stravolgimento dell’identità del rapporto contrattuale principale”, si legge nel provvedimento dell’Autorità.

Secondo Agcom “l’introduzione di un costo fisso mensile per numerose offerte di rete mobile a consumo ha leso il diritto degli utenti di poter fruire dei servizi secondo la tariffazione prescelta al momento dell’adesione ai diversi piani di base impattati dalla condotta censurata. Va considerato, inoltre, il rilevante vantaggio economico conseguito dalla Società, atteso che la condotta, attuata a partire dal 29 febbraio 2020, ha interessato (omissis) di clienti ed è tuttora in atto. Pertanto, la violazione può ritenersi di durata media ed entità molto consistente”. E “la società non ha attuato alcuna misura idonea a eliminare o attenuare le conseguenze della violazione contestata, limitandosi, prima dell’avvio del procedimento sanzionatorio, ad adottare iniziative utili esclusivamente a garantire maggiore completezza e trasparenza delle informazioni relative alla facoltà di passare gratuitamente ad altro piano a consumo senza costi fissi e a individuare procedure di gestione tempestiva dei reclami pervenuti tramite il servizio di assistenza clienti”.

IL PROVVEDIMENTO INTEGRALE DELL’AGCOM SU TIM

Vodafone, sanzione da 773mila euro per “Internet Unlimited”

Riguardo a Vodafone Agcom ha rilevato che attraverso il sito della società l’offerta da rete fissa per utenti privati denominata “Internet Unlimited” risultava pubblicizzata, al 12 dicembre 2019, ad un prezzo “Tutto incluso” pari a 27,90 euro. Ma che in realtà l’importo non era affatto all inclusive. “Le offerte in questione vengono proposte a un “prezzo unico” (in genere di 27,90 euro) che comprende componenti di diversa natura: canone mensile relativo alla somministrazione periodica del traffico voce e dati il cui importo non viene indicato; servizio Vodafone Ready incluso a rate calcolate su 48 mesi e addebitate in caso di recesso; contributi di attivazione (dell’offerta e se del caso di Vodafone Tv), presentati come scontati e inclusi nel prezzo, ma addebitati in caso di recesso. È evidente la confusione che si determina presentando non solo nel claim, ma anche nella descrizione dell’offerta riportata nei “dettagli offerta”, voci tra loro eterogenee e addebitate in caso di recesso come “incluse” nell’abbonamento (voce che esprime il costo mensile dei servizi di comunicazione elettronica che cessa al momento del recesso) senza dare adeguata e immediata evidenza all’effettiva composizione del prezzo che viene esplicitata solo all’esito del processo di sottoscrizione dell’offerta, “appena concluso il contratto””, si legge nel provvedimento dell’Autorità.

Secondo Agcom “la Società, in relazione alle promozioni “Internet Unlimited” rilevate on line a partire da settembre 2019, non ha assicurato ai consumatori la piena e completa conoscenza di informazioni contrattuali ed economiche rilevanti attinenti alle proprie offerte (anche dopo i miglioramenti apportati da fine giugno 2020) penalizzando, altresì, la comparabilità con le offerte degli altri operatori. Inoltre, prevedendo che la durata dei piani di rateizzazione di Vodafone Ready nonché dei contributi di attivazione possa arrivare fino a 48 mesi, la Società ha frapposto ostacoli al cambio del fornitore di servizi da parte di un consistente numero utenti”. Di qui la decisione di comminare una sanzione di 773mila euro.

IL PROVVEDIMENTO INTEGRALE DI AGCOM SU VODAFONE

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