IL CASO

Stephen King esce da Facebook: “Troppe bufale politiche”

Lo scrittore abbandona la piattaforma invitando gli utenti a seguirlo su Twitter: “Non ho fiducia nella capacità del social di rispettare la privacy”

Pubblicato il 04 Feb 2020

L. O.

king

Troppe fake news, troppa disinformazione. Anche per il “mago della paura”. E Stephen King molla Facebook. Lo annuncia lo scrittore stesso su Twitter denunciando di non approvare “il diluvio di false informazioni e campagne fake consentite ai personaggi politici”. Nessuna fiducia, d’altra parte, nella capacità della piattaforma “di proteggere la privacy dei suoi utenti”.

Su Facebook lo scrittore contava 5,6 milioni di “amici”.

L’abbandono-denuncia è apparso in un tweet dello scrittore di “IT”: “Sto abbandonando Facebook – ha scritto – Non mi sento più a mio agio”. Se volete, “seguite me e Molly, alias The Thing of Evil, su Twitter” ha scritto riferendosi a Molly, la sua cagnolina.

Stephen King, i motivi dell’abbandono

A Stephen King non è andata giù, scrive Cnn, la decisione di Facebook sulla gestione del social. A differenza di Twitter l’azienda guidata da Mark Zuckerberg ha annunciato a gennaio che non intende vietare post a pagamento di politici e di non voler mettere in atto misure per evitare la propagazione su Internet di simili “bugie”. La piattaforma inoltre consente una pratica – chiamata microtargeting – che permette l’uso di informazioni personali dettagliate di ogni utente per la realizzazione di spot elettorali. Una decisione contestata anche da alcuni dipendenti di Facebook che hanno espresso preoccupazione per la correttezza della comunicazione politica.

“Non vogliamo controllare i post politici”, aveva dichiarato Zuckerberg nel corso di un discorso alla Georgetown University nell’ottobre 2019: “Non lo facciamo per dare una mano ai politici, ma perché pensiamo che le persone abbiamo la possibilità di rendersi conto di persona di cosa quei politici dicono.”

King, autore di più di 50 libri, è noto soprattutto per le sue opere horror, molte delle quali adattate per cinema e tv. Ma l’autore è anche noto per il proprio impegno politico, in particolare contro il presidente Usa Donald Trump. “Fa più paura – ha scritto – dei miei romanzi”.

Tutti i “vip” usciti da Facebook

Non è il primo personaggio famoso che abbandona Facebook. L’anno scorso se n’è andato il cofondatore di Apple Steve Wozniak che ha esortato gli utenti a seguirlo: “La mia raccomandazione alla maggior parte delle persone è: trova un modo per uscire da Facebook” aveva dichiarato.

Inoltre se ne sono andati dalla piattaforma il Ceo di Tesla Elon Musk, la cantante Cher, e una serie di dirigenti Facebook.

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