INNOVAZIONE

Governance unica sui dati pubblici, la proposta di Agid

Per l’Agenzia serve un organismo di controllo ad hoc. Ciasullo: “Bisogna trovare un equilibrio tra le richieste di dati da parte delle imprese e l’offerta della PA”

Pubblicato il 21 Lug 2020

big-data

Serve un organismo nazionale di gestione e coordinamento sulla Strategia dei dati. È la proposta di Agid lanciata in occasione dell’audizione in videoconferenza davanti alla commissione Trasporti della Camera nell’ambito dell’esame del Libro bianco Ue sull’intelligenza artificiale, della Strategia europea per i dati e della comunicazione “Plasmare il futuro digitale dell’Europa”.

“Nella Strategia Ue per i dati si propone di rafforzare i meccanismi di governance coinvolgendo soggetti privati e pubblici, e la creazione di uno Spazio comune per i dati della PA – ha spiegato Gabriele Ciasullo, dirigente Agid – Noi proponiamo di prevedere eventualmente la creazione di un organismo nazionale di gestione e coordinamento sulla Strategia dei dati. Inoltre, noi dobbiamo intercettare le richieste di dati da parte delle imprese, per favorire poi l’incontro tra domanda e offerta, quindi tra esigenze delle imprese e disponibilità della PA”.

Ciasullo ha ricordato che il Piano triennale per la digitalizzazione prevede azioni mirate per garantire la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico. “Si parte da un livello più generale per aumentare la consapevolezza sulle politiche di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, poi c’è un livello intermedio, che vuole favorire la condivisione dei dati tra le PA e il riutilizzo da parte di cittadini e imprese. Poi si arriva ad un elemento più tecnico e operativo, finalizzato ad aumentare la qualità dei dati e dei metadati – ha evidenziato -Tra le azioni previste c’è il coordinamento tra le PA, in coerenza con la strategia nazionale, e attraverso il Piano ipotizziamo di arrivare all’adozione di un’unica licenza aperta degli open data, affinché ci sia coerenza con quanto avvenuto in Europa, e una maggiore possibilità da parte degli stakeholder per un utilizzo misto di dati provenienti da diverse fonti”.

La Relazione Annuale Agid

L’Agenzia, intanto, ha pubblicato la Relazione 2019, documento con il quale rendiconta ai cittadini e agli altri stakeholder le attività realizzate e i risultati ottenuti.

Dal Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione alle rilevazioni sulla spesa Ict e della sanità, dall’attività di vigilanza condotta ai pareri rilasciati alle PA, l’Agenzia ha portato a termine quotidianamente un lavoro importante per la digitalizzazione della PA e la crescita digitale del Paese, focalizzando gli sforzi anche su progetti essenziali come il Sistema Pubblico di Identità Digitale – Spid che ha chiuso il 2019 con 5,3 milioni di identità digitali ed una crescita rispetto all’anno precedente di quasi il 50%.

Nel 2109 Agid è stata impegnata su nuovi fronti, come quello della creazione della rete dei Responsabili alla Transizione al Digitale; ha inoltre rafforzato sempre più il rapporto con i territori, grazie alla firma di sei Accordi con le Regioni per la crescita digitale.

Anche in ambito europeo ed internazionale l’Agenzia ha svolto numerose attività; di rilievo l’impegno per il progetto Single Digital Gateway che istituisce lo Sportello Unico Digitale europeo.

La Relazione sulla performance offre una visione completa del lavoro di Agid e dei risultati ottenuti, frutto di un impegno costante dell’Agenzia anche a fronte di una carenza di risorse umane in rapporto alle attività che le strutture garantiscono.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati