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Il Covid-19 spinge gli unicorni in Europa: la sanità fa il pieno, oltre 17 miliardi dal venture capital

È quanto emerge dalle rilevazioni di Pitchbook: 23 le società che hanno siglato accordi importanti da inizio anno e le stime sono al rialzo sul fronte della capitalizzazione

Pubblicato il 12 Ago 2021

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Crescono gli unicorni in Europa – le società che hanno raggiunto oltre 1 miliardo di valore – e la pandemia ha accelerato il fenomeno: sono già 23 le aziende che da inizio 2021 hanno messo a segno importanti accordi. Ed è la sanità il comparto che registra i maggiori investimenti. È quanto emerge dalle rilevazioni di Pitchbook, piattaforma di monitoraggio degli investimenti.

Il valore di mercato degli unicorni in Europa è cresciuto fino a 122,5 miliardi di euro nel primo trimestre del 2021 e Pitchbook si aspetta ora un nuovo record da qui ai mesi a venire.

Gli investimenti in tecnologia sanitaria sono aumentati del 47% nel 2020, raggiungendo un nuovo massimo del settore a 51 miliardi di dollari. Anche la raccolta di fondi di capitale di rischio è stata robusta, con 17 miliardi di dollari messi a disposizione per gli investimenti sanitari e dimensioni degli accordi che hanno raggiunto livelli record da inizio 2021.

“Il Covid-19 ha spinto i sistemi sanitari globali, eccessivamente centralizzati, al limite nel 2020, e il prossimo decennio sarà fondamentale nel plasmare il futuro dell’assistenza sanitaria. Siamo alla vigilia di alcune innovazioni rivoluzionarie. Le aziende dell’Healthtech stanno lavorando per migliorare la cura dei tumori, dell’Alzheimer e altre malattie degenerative, migliorando la protezione contro la pandemia attraverso una migliore tecnologia e test sui vaccini e fornendo una digitalizzazione che può consentirci di creare un più sistema sanitario globale decentralizzato e sostenibile. Ma dobbiamo mantenere lo slancio degli investimenti”, commenta Paul Sheedy, co-fondatore della World Nano Foundation, organizzazione senza fini di lucro che supporta la commercializzazione di tecnologie su nanoscala come le nanomedicine.

Paul Stannard, presidente e general partner di Vector Innovation Fund (Vif), specializzato in investimenti nella tecnologia sanitaria e nella protezione contro le pandemie aggiunge che “la pandemia ha evidenziato che l’intervento precoce è la chiave per affrontare le maggiori sfide sanitarie e passare a un modello più decentralizzato incentrato sulla salute sostenibile e sul miglioramento della longevità della vita. Ciò viene ottenuto attraverso nuove tecnologie sanitarie e questa tendenza agli investimenti è destinata a continuare grazie agli enormi vantaggi e all’impatto che sta generando”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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