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5G, 24 milioni di connessioni nel 2020. Ma l’Europa sarà indietro

Ovum prevede il lancio di servizi commerciali su reti di 5ª generazione già fra 4 anni, con Asia e Usa che rappresenteranno l’80% delle sottoscrizioni. Le nazioni leader saranno Stati Uniti, Giappone, Cina e Sud Corea dove gli operatori hanno “roadmap aggressive”

Pubblicato il 30 Giu 2016

Patrizia Licata

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Servizi commerciali 5G: arriveranno già nel 2020 e ci saranno 24 milioni di sottoscrizioni 5G in tutto il mondo alla fine del 2021 per servizi di banda larga fissa e mobile. Lo prevede il nuovo studio di Ovum, 5G Subscription Forecasts.

Gli analisti indicano che Nord America e Asia saranno in pole position, rappresentando ciascuna più del 40% delle sottoscrizioni globali al 5G a fine 2021, mentre l’Europa seguirà con poco più del 10%. A Medio Oriente e Africa le quote rimanenti della “torta” globale. Ovum stima che i servizi 5G saranno disponibili su più di 20 mercati mondiali entro la fine del 2021 e che i servizi di nuovissima generazione saranno presenti in tutte le quattro grandi regioni mondiali. Tuttavia, la grande maggioranza di sottoscrizioni 5G si concentrerà in quattro paesi: Usa, Giappone, Cina e Sud Corea, dove i principali operatori hanno già presentato roadmap aggressive per il lancio dei servizi 5G.

“Il principale caso d’uso per il 5G fino a tutto il 2021 saranno i servizi di banda larga mobile potenziati, ma verranno supportati anche i servizi di banda larga fissa, specialmente negli Stati Uniti”, sottolinea Mike Roberts, Practice Leader di Ovum. “Nel tempo il 5G sarà applicato a una varietà di casi d’uso, tra cui la Internet of Things e le comunicazioni mission-critical ma Ovum non pensa che queste use case saranno supportate da servizi 5G standardizzati nei prossimi cinque anni”.

Diversi operatori di telecomunicazione hanno annunciato piani per il lancio di servizi pubblicizzati come 5G entro il 2020, ma questi non sono nella maggior parte dei casi basati su reti e dispositivi in linea con gli standard del 5G e sono esclusi dalle previsioni di Ovum. Ovum definisce come “sottoscrizione 5G” una connessione attiva a una rete 5G tramite un device 5G, mentre il 5G viene definito come un sistema basato su e in linea con gli standard 5G fissati dal 3GPP.

“Il 5G è in una fase iniziale e persiste un alto livello di incertezza riguardo a implementazione e adozione, con significativi rischi sia sul lato upside che downside – continua Roberts –. Gli analisti di Ovum possono fornire un quadro chiaro di quali potranno essere gli impatti sul mercato di questa tecnologia e aggiorneranno le loro previsioni sul 5G ogni sei mesi come parte delle previsioni più ampie nei macro settori Tlc, media, It e mercati correlati”.

I ricercatori di Ovum si sono basati sia sull’analisi dei progetti di lancio di servizi 5G da parte degli operatori di tutto il mondo sia sulla valutazione dei casi d’uso, del livello di standardizzazione, della disponibilità di spettro e della stima dei tassi di adozione sui diversi mercati.

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