I governi europei potrebbero allentare la pressione sui costi degli operatori di telefonia mobile e permettere loro di investire in reti 5G standalone riformando le regole sui prezzi e i rinnovi delle licenze dello spettro, potenzialmente liberando fino a 30 miliardi di euro che le telco investirebbero in aggiornamenti delle reti. È quanto si legge nel nuovo report di Gsma Intelligence intitolato “Spectrum pricing and renewals in Europe”.
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5G, Gsma: “Cambiare politiche per lo spettro vale 30 miliardi per le telco”
I costi per le frequenze rappresentano l’8% dei ricavi ricorrenti degli operatori e con le regole attuali si prefigurano costi per 105 miliardi in dieci anni, un circolo vizioso che lascia il nostro continente indietro sul 5G standalone. In Europa sono in scadenza 500 licenze: in Italia Agcom apre al rinnovo al 2037
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