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Private 5G, mercato in crescita: trainano neutral host e standalone



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Pay-off concreti in industria, porti e sport. Ricavi verso i 7,2 miliardi entro il 2028.L’analisi Sns Telecom & IT

Pubblicato il 16 dic 2025



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Il Private 5G supera Lte ccome tecnologia di riferimento, con un mercato atteso a 7,2 miliardi di dollari entro il 2028. Lo afferma un’analisi Sns Telecom & IT, scondo cui la crescita contrasta con la stagnazione del Ran pubblico, mentre il core standalone diventa il motore di nuovi modelli. Per il comparto telco è un segnale forte: la domanda si sposta verso reti dedicate, mission-critical e progettate per garantire affidabilità e latenza ridotta.

La conferma arriva dai pay-off operativi. Secondo Mobile World Live, Tesla, LG Electronics e Hyundai hanno eliminato gli arresti degli Agv causati da problemi di connettività grazie a reti private 5G. Al Port of Liverpool si è registrato un miglioramento di performance di un ordine di grandezza rispetto al Wi-Fi, penalizzato dalla presenza massiva di metalli. Il valore economico è operativo: uptime, produttività e sicurezza.

Scenario competitivo e traiettoria tecnologica

Il trend non nasce nel vuoto. Le reti private Lte hanno aperto la strada nei primi anni 2010 con progetti in oil & gas e miniere; oggi il 5G estende throughput, latenza e densità di connessioni, offrendo un percorso evolutivo verso il 6G. Le implementazioni 5G superano Lte in sempre più verticali, abilitando robotica mobile, veicoli autonomi, video ad alta definizione e controllo remoto di macchine. È uno spostamento dalla connettività best effort alla deterministic connectivity, cercata da industria e utility.

La liberalizzazione dello spettro ha accelerato: Cbrs negli Stati Uniti, licenze locali in Germania e Regno Unito, bande dedicate in Finlandia e Norvegia. L’accesso a frequenze riservate consente reti campus con slicing e integrazione controllata nel pubblico. È un ingrediente determinante per la scalabilità dei modelli Private 5G, oltre il perimetro sperimentale.

Pay-off misurabile: manifattura, porti, sport e PA

“I benefici sono concreti”, scrive Mobile World Live. Gli Agv non si fermano più per perdita di segnale; porti e terminal abbandonano Wi-Fi dove l’ambiente metallico ne degrada la qualità.

Il quadro è coerente con analisi precedenti: costi e time-to-market calano, device compatibili crescono, e l’integrazione OT/IT diventa più gestibile. Tuttavia restano barriere: consapevolezza nei settori target, capex iniziale, integrazione, disponibilità di terminali. La lezione è chiara: occorre lavorare con gli ecosistemi industriali, rispettarne i tempi e dimostrare il “perché 5G” rispetto al 4G.

Dalla Proof of Concept alla produzione: il passo dell’industrial grade

Il 2025 è indicato come anno di consolidamento. Dopo PoC e piloti, gli ambienti produttivi cercano soluzioni industrial grade. Gli analisti descrivono un ritmo più lento ma con interesse crescente nel mid-market: logistica, università, retail, neutral host multi-carrier in indoor complessi. Il primo trimestre può vedere un flusso di annunci legato al ciclo Mwc; Huawei, Nokia ed Ericsson spingono, con Nokia leader fuori dalla Cina. È un mercato affollato che si polarizza per capacità di integrazione e portfolio.

Neutral host su rete privata è un paradigma in ascesa, quando il Das è troppo costoso o complesso. La rete privata fornisce copertura pubblica indoor multi-operatore, con modelli di slicing e edge che abilitano servizi condivisi e applicazioni di impresa. È un tassello che avvicina telco e real estate, spostando la discussione dalla rete del sito alla rete come servizio.

Il reality check di SNS: crescita e casi d’uso by design

Nel report, Sns rimarca il contrasto: mercato private in crescita e pubblico con Ran stagnante. La domanda si concentra su 5G standalone con oltre il 70% degli investimenti nel medio termine, trainati da Industry 4.0 e comunicazioni critiche. Spiccano progetti by design: un penitenziario in Georgia su Cbrs per copertura indoor/outdoor; Hitachi Rail in Maryland; porti e aeroporti che reingegnerizzano i flussi operativi intorno alla rete. Il 5G privato non è più “nice to have”, ma un pilastro architetturale.

Numeri e previsioni: dall’infrastruttura ai servizi

Nelle proiezioni di Sns, la spesa infrastrutturale in private Lte/5G ha già mostrato tassi di crescita intorno al 20% nel triennio 2024–2027, con oltre 6 miliardi nel 2027, e un database di oltre 7.300 ingaggi mappati al Q4 2024. L’equilibrio Lte vs 5G si sposta verso standalone, che assorbe la quota maggioritaria degli investimenti. Questi dati delineano un ecosistema quasi parallelo a quello delle reti pubbliche entro la fine del decennio.

Oltre l’hype: dove il Private 5G vince e dove no

Private 5G non sostituisce Wi-Fi ovunque e fallisce se si pretende una copertura generica a costi IT tradizionali. Funziona dove mobilità, sicurezza, determinismo, latenza e affidabilità sono non negoziabili. Analisi indipendenti richiamano aspettative irrealistiche, complessità e skill gap come freni iniziali, ma mostrano una rifocalizzazione su ambienti ardui e mission-critical, dove il 5G privato stacca le alternative. È un right-sizing del mercato, non un arretramento.

I panel riportano inoltre la necessità di dimostrare casi d’uso step-by-step, accorciare i tempi di attivazione, e coinvolgere i produttori di macchine. Abp ha persino riscontrato che andare 5G è costato meno del Wi-Fi in un porto, evidenziando come Tco e affidabilità non vadano letti con schemi IT tradizionali. Il messaggio per i system integrator è chiaro: co-design con OT, retrofit su linee esistenti, scelta spectrum aderente al sito.

Cosa guardare nel 2026: maturità, device e licenze locali

Guardando oltre, la crescita dipenderà da tre dinamiche. Primo, maturità delle piattaforme core e dei tool di orchestrazione, con onboarding semplificato e gestione as a service. Secondo, scala dei device: endpoint 5G industriali, RedCap per sensori e wearables, modem per Agv e robot. Terzo, licenze locali e modelli di spectrum sharing: dove la regolazione abilita, la curva di adozione resta ripida. Sullo sfondo, investimenti SA oltre il 70% degli impieghi privati fissano lo standard de facto.

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