LO SCENARIO

Reti e Pnrr binomio vincente per il nuovo paradigma industriale



Indirizzo copiato

In occasione dell’evento “Imagine Italy” di Ericsson a dibattito le istituzioni: riflettori sul potenziale delle infrastrutture per spingere la digitalizzazione del Paese in ottica sostenibile

Pubblicato il 2 dic 2024

Federica Meta

Giornalista



reti futuro

Le reti di nuova generazione driver di sviluppo sostenibile e sostenuto del sistema Paese e settore strategico per sprigionare la portata innovativa del Pnrr. Sono stati questi i due argomenti che hanno guidato il dibattito istituzionale dell’evento “Imagine Italy”, organizzato da Ericsson al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

La kermesse è stata l’occasione per fare il punto sul roll out delle reti di tlc ma anche per accendere i riflettori sugli use case più interessanti.

Björklund: “L’Europa torni a essere competitiva”

L’Europa deve tornare a essere competitiva nei confronti di Usa e Cina. E deve farlo investendo in maniera prioritaria nelle nuove tecnologie. Jan Björklund, Ambasciatore di Svezia in Italia, ha ricordato il report dell’ex premier italiano, Mario Draghi, nel suo intervento di apertura.

“Il report di Draghi – ha ricordato – ci ha avvisato della necessità di investire di più nelle nuove tecnologie per colmare il gap con Usa e Cina. Voglio stressare questo concetto perché è un’azione prioritaria da mettere in campo”.

“Un fronte da presidiare – ha proseguito – è certamente quello della cybersecurity, un settore importante per le nostre economie ma anche per la tenuta democratica dei Paesi dell’Europa occidentale. E aziende come Ericsson possono dare un contributo importante”.

“Ma il core business di Ericsson – ha sottolineato – non è solo ‘fare Tlc’ ma connettere le persone, e lo fa da 124 anni”.

Aielli: “Roma Capitale scommette sul 5G”

Il 5G leva di sviluppo per la città in ottica smart city. Il direttore generale di Roma Capitale, Paolo Aielli, ha delineato la strategia che il Campidoglio ha messo in campo una strategia che mette al centro la connettività.

“Tre anni fa il sindaco Gualtieri ha annunciato l’impegno della città per sviluppare una rete 5G – ha detto Aielli – e una control room associata, con un investimento dedicato. L’infrastruttura vede in campo Inwit e Boldyn in partneship pubblico privato con il Comune. Comune che, da parte sua, ha conferito le infrastrutture: per la backbone ha messo a disposizione le gallerie della metropolitana e per la parte di superficie i pali della luce, i semafori e la cartellonistica”.

“Roma ha scelto di investire – ha spiegato Aielli – perché convinta che senza la rete 5G i servizi avanzati restano una scatola vuota. Si tratta di servizi cruciali per far diventare la Capitale una smart city: la mobilità con il Maas ad esempio o la sicurezza grazie a una rete di telecamere installate. Una rete di sensoristica avanzata raccoglie i dati che vengono analizzati da una control room in grado di monitorare le criticità e contribuire alla definizioni di azioni data driven in grado di risolverle quelle criticità”.

“Infine – ha concluso – stiamo lavorando con Fs per utilizzare i 140 km di strada ferrata delle ferrovie regionali per implementare la nostra rete 5G”.

Carlone: “I porti  banco di prova del 5G”

Del ruolo del 5G nella trasformazione digitale dei porti, infrastruttura strategica per un Paese come l’Italia votato all’export, ne ha parlato l’ammiraglio Capo Nicola Carlone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, portando l’esempio del progetto europeo 5GMass.

“Nell’ambito di questo progetto – ha spiegato Carlone – nel porto di Livorno si sperimentano sistemi di automazione dei processi logistici e delle connessioni tra la nave e il porto. Il perché di questa scelta è da ricercare nel successo riscontrato in questi anni dalle sperimentazioni condotte in ambito portuale da Ericsson e Cnit nel campo del 5G. L’Italia è la prima a sperimentare soluzioni di questo tipo”.

La tecnologia mobile di ultima generazione è sbarcata in porto nel 2018, grazie all’attivazione di alcune celle, ed oggi è arrivata ad un grado di maturità tale da permettere a Livorno di assumere il ruolo di apripista.

“Sperimentiamo la connettività digitale avanzata per comunicare con una nave e, nel caso di specie, con una moderna nave Ro-Ro, della flotta Eco di Grimaldi, equipaggiata da sensoristica aggiuntiva ed integrata alla rete 5G del porto. La prossima sfida sarà invece quella di definire modelli informativi portuali focalizzati non soltanto sulla integrazione tra la strada e il sistema portuale ma anche tra lo stesso sistema portuale e le linee di navigazione”.

“Per spingere la trasformazione è però necessaria una regolamentazione internazionale che metta tutti nelle stesse condizioni di agire – ha concluso Carlone- l’Onu ha stilato una guidance che ogni porto può adottare in maniera volontaria dal 2028. La prospettiva auspicata è quella poi, grazie al 5G, di interconnettere porti, aeroporti, ferrovie e autostrade”.

Piccinetti: “Vera sfida è la democrazia digitale”

Infratel gioca un ruolo chiave nello sviluppo della rete digitale nazionale, asset strategico per costruire una vera democrazia digitale. Su questo concetto si è concentrato l’intervento di Pietro Piccinetti, Ad di Infratel.

“Come soggetto attuatore degli interventi governativi sulla connettività – ha detto – Infratel può fare molto per far crescere il Paese e renderlo competitivo, creando quel contesto abilitante in cui le aziende possono sviluppare soluzioni all’avanguardia, dal 5G all’AI passando per la robotica e l’edge computing”.

“Grazie al piano Italia 5G vengono abilitati alla connettività siti strategici (ferrovie, autostrade) fondamentale per sviluppare use case verticali”. In questo senso cruciale è il ruolo dei Comuni.

“Nell’ultima assemblea Anci abbiamo rilevato un interesse precipuo delle amministrazioni a raccogliere i nostri inviti a sburocratizzare per accelerare il roll out – ha ricordato Piccinetti – Ci sono però alcuni Comuni contrari al 5G che non adotteranno questa tecnologia, una scelta pericolosa che rischia di spaccare i territori e aumentare i divari”.

Tra i progetti che sfruttano le potenzialità del 5G spicca il Progetto Niguarda che fornisce alta connettività all’Ospedale milanese grazie all’uso della tecnologia Das. Il sistema multioperatore, installato nel 2014, è stato oggetto di un importante upgrade in da parte di Cellnex, che ha installato e collaudato le nuove strumentazioni in tempi record proprio per garantire le massime prestazioni nella fase dell’emergenza sanitaria e garantire all’Asst un’infrastruttura future-proof.

Come evidenziato da Piccinetti, la rete con cablaggio in fibra il Dipartimento di Emergenza presso il Dea dell’Ospedale serve a potenziare la rete esistente senza necessità di registrazione e autenticazione da parte degli utenti. L’impianto è in grado di garantire connettività Lte+ ed è già predisposto per il 5G. E già oggi garantisce al personale medico, ma anche a pazienti e visitatori, elevate performance sia in termini di capacità di trasmissione sia di numero di utenti contemporaneamente connessi.

“Il 5G e le reti ultrabroadband – ha poi concluso – abilitano un nuovo paradigmz di sviluppo e di competitività in una dimensione geopolitica complessa. In questo contesto l’Italia sta praticando una politica industriale che ha messo al centro la sicurezza e l sovranità tecnologica. È una sfida che riguarda tutti, ecco perché con il Mimit stiamo lavorando alla creazione di un tavolo operativo per elaborare progetti nazionali strategici”.

Proto: “Investire nelle competenze”

Il Pnrr è una chance imperdibile per l’Italia non solo perché mette a disposizione una quantità di risorse importanti per lo sviluppo del sistema Paese ma anche perché necessita di una governance multilivello cui la PA non era abituata e dunque funziona come driver di trasformazione anche per la macchina pubblica. È il pensiero di Donatella Proto, Direttore Unità di missione per l’attuazione del Pnrr, Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“La doppia transizione, digitale e ambientale, insieme all’inclusione sociale sono obiettivi chiave del Pnrr e le reti di nuova generazione sono uno strumento indispensabile per raggiungerli – ha sottolineato – In questo senso la risposta delle telco è stata efficace e importante ma perché il piano nazionale di ripresa e resilienza sprigioni tutte le sue potenzialità servono anche strumenti in grado di accompagnare le pmi nella twin transition. Il Mimit mette a disposizione incentivi per indistria 5.0 e transizione 5.0 in grado di accelerare la trasformazione del sistema produttivi ma anche altri strumenti come l’Ipcei o i voucher per l’innovazione”.

Ma la transizione rischia di rimanere a metà strada se non si investe nelle competenze delle persone. “Serve fare sinergia tra istituzioni, imprese e sistema della formazione per formare talenti che servono a un Paese in trasformazione ma anche puntare sul re-skilling degli occupati per spingere la crescita delle aziende”.

Caiata: “L’Italia pronta alla sfida digitale”

“L’Italia ha le carte in regole per vincere la sfida della digitalizzazione – ha evidenziato Salvatore Caiata, deputato e componente della Commissione Esteri – Lo dimostra il fatto che il Paese ha incassato l sesta rata del Pnrr e che entro fine anno il governo chiederà la settima”.

Riprenendendo il claim dell’evento Ericsson, Imagine Italy, Caiata ha sottolineato come le sfide che oggi pone la digitalizzazione, ma anche la sostenibilità, necessitino di visione.

“Visione – ha puntualizzato – significa capacità di vedere prima degli altri il futuro, trasformare in azione un’idea. Un concetto che oggi più di ieri serve per guidare la trasformazione per guidare un futuro che non ha effetti immediati ma che avrà impatti positici sulle generazioni future e sul pianeta. E su questo le aziende delle tlc sono un elemento cruciale”.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3