MERCATO TLC

Banda larga, via all’indagine sulla concorrenza

Antitrust e Agcom avviano un’analisi congiunta per verificare le attuali condizioni di mercato, in particolare in riferimento all’accesso ai network fissi e mobili, comprese le reti Ngn. L’iniziativa punta a spingere gli investimenti e stimolare il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale

Pubblicato il 09 Gen 2014

Banda larga, via all’indagine sulla concorrenza

Un’indagine conoscitiva sulla concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni, con particolare riferimento ai servizi di accesso e alle prospettive di investimento nelle reti a banda larga e ultra-larga, sia fissa che mobile. E’ l’iniziativa, ufficializzata nella riunione del consiglio Agcom di oggi, a cui hanno dato vita congiuntamente l’authority per le garanzie nelle comunicazioni e l’antitrust.

“L’iniziativa – si legge in una nota congiunta – si colloca nel quadro della cooperazione prevista dal protocollo d’intesa tra Agcom e Agcm e coinvolgerà gli operatori di settore”.

“L’indagine – prosegue la nota – tenuto conto dei processi di convergenza in atto a livello internazionale tra architetture di rete fisse e mobili, oltre che delle strategie degli operatori a condividere infrastrutture già esistenti ed a co-investire nella realizzazione di reti di nuova generazione, si propone di acquisire informazioni relative alle prospettive del mercato ed elementi utili per definire strategie regolamentari adeguate all’evoluzione tecnologica e di mercato, identificare la maggiori criticità concorrenziali nella fornitura di reti e servizi di comunicazioni elettroniche, favorire la promozione degli investimenti infrastrutturali e dell’innovazione per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale per il 2020”.

Il protocollo di intesa era stato firmato il 22 maggio dal presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani, e da quello dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, e andava a sostituire, aggiornandolo e arricchendolo, un analogo accordo siglato nel 2004 e, “nel confermare gli ottimi rapporti tra le due autorità – si leggeva nella nota di presentazione dell’intesa – testimonia la reciproca volontà di costanti e proficue relazioni nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali”.

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