SoftBank accelera verso il 6G, avviando il primo trial outdoor al mondo per un carrier tlc giapponese nella banda 7GHz. L’iniziativa, realizzata insieme a Nokia, rappresenta un momento decisivo per il futuro della connettività mobile ultralarga e mette in gioco frequenze destinate a rivoluzionare il comparto telecom. Il test, partito ufficialmente nel giugno 2025 a Tokyo, mira a verificare le prestazioni della nuova banda in termini di velocità, copertura e stabilità del segnale, utilizzando la tecnologia Massive Mimo (Multiple Input, Multiple Output). Questo approccio tecnologico è strategico perché permette di moltiplicare la capacità delle reti mobili, migliorando la gestione dei dati nelle aree urbane congestionate.
Si tratta della prima sperimentazione al mondo, come confermato da SoftBank stessa, di una rete di sesta generazione nel segmento centimeter-wave (onde centimetriche). Il trial prevede l’installazione di tre stazioni base pre-commerciali compatibili con la frequenza 7GHz nel cuore pulsante della capitale nipponica, il quartiere di Ginza, per comparare la performance di questa nuova frontiera con le reti commerciali 5G operanti nella banda sub-6GHz.
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Perché la banda 7GHz è decisiva per il futuro delle reti ultralarghe
L’utilizzo della banda 7GHz rappresenta una svolta fondamentale nel cammino verso il 6G. Questa frequenza, che va da 7,125 a 8,400 MHz, sarà al centro dei dibattiti internazionali durante la prossima World Radiocommunication Conference 2027 (WRC-27), organizzata dall’Itu-R. La sua candidatura è ormai globale perché il 7GHz permette di accedere a una larghezza di banda quasi doppia rispetto alle frequenze Sub-6GHz utilizzate per il 5G, consentendo così velocità di trasmissione più elevate e soprattutto una maggiore continuità di copertura, grazie a caratteristiche di propagazione simili ma superiori a quelle già consolidate per il 5G.
L’importanza strategica del trial giapponese deriva proprio dalla necessità di individuare nuove bande di spettro in grado di gestire la crescita esponenziale del traffico dati, sempre più alimentata dall’espansione di applicazioni AI e servizi cloud-based. La capacità di penetrazione del segnale e la stabilità garantita dalla banda 7GHz sono cruciali per affrontare le sfide infrastrutturali delle città del futuro, caratterizzate da edifici densamente popolati e da una domanda di connettività sempre più sofisticata.
Tecnologia Massive Mimo: la chiave per sfruttare al meglio il 6G
Per ottenere il massimo dal potenziale del 6G, SoftBank ha deciso di affidarsi alla tecnologia Massive Mimo, che prevede l’utilizzo simultaneo di un numero elevato di antenne per inviare e ricevere segnali, ottimizzando la copertura e la capacità della rete. L’obiettivo del test è proprio quello di dimostrare come sia possibile assicurare una copertura estesa e uniforme, in grado di competere e superare quella delle reti 5G già operative.
La scelta di Massive Mimo è coerente con una visione di sviluppo sostenibile delle reti ultraveloci, perché consente di gestire grandi quantità di dati in aree ad alta densità abitativa, riducendo la necessità di un elevato numero di siti radio. Ciò permette, allo stesso tempo, di mantenere alta la qualità della connessione senza incrementare eccessivamente i costi di gestione e installazione delle infrastrutture.
Scenari applicativi e l’importanza del trial di Ginza
Il trial avviato a Ginza si pone come laboratorio reale per validare l’efficacia operativa della nuova banda in scenari tipici urbani. La capitale giapponese rappresenta il contesto ideale per sperimentare soluzioni di connettività avanzata: densità abitativa, elevata concentrazione di edifici alti e una crescente domanda di dati rappresentano infatti lo scenario perfetto per verificare concretamente il potenziale delle reti 6G.
Questo test consentirà a SoftBank di raccogliere dati utili a definire non solo la tecnologia stessa, ma anche il modello di business del futuro prossimo delle telecomunicazioni. La partnership con Nokia, fornitore delle stazioni base e dei dispositivi pre-commerciali, rafforza ulteriormente il valore strategico della sperimentazione, che è destinata a diventare punto di riferimento internazionale per lo sviluppo del 6G.
Un tassello degli investimenti globali sulla banda ultralarga
La sperimentazione giapponese si inserisce nel più ampio quadro degli investimenti globali sulla banda ultralarga, campo in cui il Giappone, ma anche Europa e Stati Uniti, stanno accelerando gli sforzi per rispondere alle esigenze di digitalizzazione avanzata delle città intelligenti, dell’industria 4.0 e delle applicazioni basate sull’intelligenza artificiale e sulla realtà aumentata (vedi applicazioni innovative della banda ultralarga).