Huawei accelera la digitalizzazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con un’infrastruttura in fibra ottica che triplica la capacità di trasmissione dati. La big cinese ha infatti collaborato con lo storico ateneo, fondato nel 1224, per modernizzare e potenziare la sua infrastruttura di rete attraverso l’adozione della tecnologia Wdm (Wavelength Division Multiplexing) e la serie OptiXtrans E6600 Huawei: l’Università è così stata dotata di una piattaforma tecnologica di ultima generazione in grado di supportare la crescente domanda di larghezza di banda e traffico dati, ottimizzando la connettività tra i diversi campus e la rete nazionale di ricerca e istruzione.
IL PROGETTO
Banda ultralarga, all’Università di Napoli triplicata la velocità. E in campo un “fiber doctor”
Le tecnologie Wdm e OptiXtrans E6600 di Huawei hanno consentito la messa a punto di una piattaforma tecnologica di ultima generazione in grado di supportare la crescente domanda di larghezza di banda e traffico dati, ottimizzando la connettività tra i diversi campus e la rete nazionale di ricerca e istruzione

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