Prysmian vuole espandere la sua attività nelle telecomunicazioni sottomarine. Lo ha dichiarato l‘amministratore delegato, Massimo Battaini, durante la conference call con i media per la presentazione dei risultati del terzo trimestre.
L’AD del gruppo italiano dei cavi per energia e Tlc ha anche ribadito l’intenzione della doppia quotazione negli Usa: il progetto dello sbarco al New York Stock Exchange “non è mai tramontato e lo consideriamo estremamente prezioso”, ha detto Battaini. “Al momento opportuno renderemo nota la nostra posizione, ma per ora non ci sono novità su questo punto rispetto a quello che abbiamo detto al Capital Markets day e nelle call successive, e cioè che è un progetto che porta valore e al momento opportuno estrarremo tale valore”.
Battaini ha confermato anche che Prysmian “Non smette mai di guardare alle operazioni di M&A e di cercare nuovi target”.
Il gruppo ha registrato il terzo trimestre migliore di sempre con fatturato che supera i 5 miliardi di euro, +9,2% anno su anno.
“Prysmian continua a registrare un’eccellente redditività e crescita dei ricavi”, ha commentato Battaini. “La performance di questo trimestre, il migliore di sempre, testimonia che la nostra strategia ‘Accelerating Growth’ ci pone nella posizione ideale per cogliere tutte le opportunità di mercato, favorendo lo sviluppo e la sicurezza delle infrastrutture digitali ed energetiche”.
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Prysmian pronta a espandersi nelle Tlc sottomarine con dei partner
“Per quanto riguarda le telecomunicazioni sottomarine, abbiamo lavorato su questo fronte perché abbiamo un business nel settore delle telecomunicazioni sottomarine nel nostro portafoglio, ereditato da General Cable”, ha spiegato Battaini. “Lo abbiamo continuato a sviluppare e far crescere negli ultimi cinque anni, ma non ha ancora raggiunto le dimensioni che vorremmo. Quindi, a livello organico, cerchiamo di espanderlo attraverso partnership commerciali con altri player, per sfruttare un portafoglio prodotti più ampio da offrire in questo segmento. Continueremo ad ampliare questa attività nei prossimi trimestri”.
Battaini ha anche ribadito che energia e Tlc sottomarine sono asset strategici da proteggere dalla concorrenza extra europea.
Cavi e fibre ottiche, asset strategici per l’UE
“In Europa, c’è un consenso crescente all’interno della Commissione europea sull’importanza di creare una protezione contro i player stranieri”, ha dichiarato.”E c’è certamente più consenso nel considerare che gli asset europei, come quelli energetici sottomarini o delle telecomunicazioni sottomarine, e in generale gli asset delle reti elettriche, siano strategici per l’Europa”.
“Ci sono già stati alcuni interventi in passato”, ha specificato Battaini, “quando sono state introdotte barriere all’importazione di cavi ottici cinesi in Europa, con dazi doganali. Stiamo lavorando a un caso simile per limitare l’importazione di fibre ottiche dall’India, dalla Cina e dalla Corea“. Nel settore della trasmissione, “non si è visto alcun player asiatico conquistare quote significative in Europa. Quindi, forse non esiste una protezione strutturata come quella definita negli Stati Uniti, ma ci sono certamente buone barriere e un buon momento per sfruttare la nostra forza in Europa e diventare più rilevanti sul continente”.
Risultati record per il terzo trimestre
I ricavi di Prysmian nel terzo trimestre si sono attestati a 5,03 miliardi di euro, in aumento rispetto a 4,543 miliardi del terzo trimestre 2024 con una crescita organica di +9,2%.
La crescita organica è stata particolarmente considerevole nel trimestre nel segmento Transmission (+39%), accompagnata da una accelerazione sia in Power Grid (+14,8%), dovuta alla solida performance in Nord America e in Europa, sia in Digital Solutions (+13,3%). Electrification ha registrato una crescita organica nel business Industrial & Construction (+2,0%) trainata dal Nord America (+10%), mentre Specialties ha registrato una flessione (-3,0%).
L’ebitda nel trimestre è stato di 644 milioni, in crescita del 19,3% rispetto ai 540 milioni del terzo trimestre 2024 (+19,3%) mentre l’utile netto è stato pari a 596 milioni, in crescita del 244,5% rispetto ai 173 milioni di un anno fa.
Crescita anche nei primi nove mesi del 2025
Per quanto riguarda i primi nove mesi dell’anno, i ricavi si sono attestati a 14,68 miliardi di euro, con una crescita del 5,7% rispetto ai 12,36 miliardi dei primi nove mesi 2024. I ricavi riflettono l’inclusione nel perimetro di Encore Wire, completamente consolidata a partire dal 1° luglio 2024, e di Channell, consolidata a partire dal 1° giugno 2025.
Per i nove mesi, l’ebitda è aumentato a 2,099 miliardi contro i 1,269 miliardi di un anno fa. L’utile netto di gruppo nei primi nove mesi del 2025 è stato di 1,022 miliardi rispetto a 575 milioni nei primi nove mesi 2024, anche grazie alla plusvalenza di 354 milioni derivante dalla vendita della partecipazione di Yofc.
“La continua solidità del nostro business I&C, con solidi margini e ricavi in crescita, riflette anche i benefici derivanti dall’esposizione del business a driver strategici come i data center“, ha commentato l’AD Battaini. “Grazie a questi risultati, in particolare all’eccellente performance di Transmission e del Nord America, abbiamo deciso di rivedere al rialzo la guidance per la seconda volta quest’anno, continuando ad accrescere il valore per tutti gli stakeholder”.
L’M&A resta nelle opzioni di Prysmian
“Non smettiamo mai di guardare alle operazioni di M&A e di cercare nuovi target”, ha affermato ancora Battaini. Prysmian cresce in primo luogo per crescita organica ma guarda a mosse “inorganiche quando vogliamo colmare alcune lacune di portafoglio, geografiche o di clientela. E ci sono ancora opportunità per noi nel campo dell’M&A negli Stati Uniti, ma anche in America Latina e in Europa”.
È su queste regioni che l’azienda si concentra. “Non abbiamo spazio per operazioni di grande portata nei prossimi 12 mesi”, ha chiarito l’AD. Ma “Ne avremo per operazioni più grandi dopo la fine del 2026. Ci vedrete attivi in questo ambito nei prossimi anni, come lo siamo stati negli ultimi due”.
Guidance 2025 al rialzo – geopolitica permettendo
Come indicato da Battaini, Prysmian ha deciso di rivedere ulteriormente al rialzo la propria guidance per il 2025, rispetto all’outlook presentato a luglio. Il gruppo stima un adjusted ebitda compreso nell’intervallo di 2.375-2.425 milioni, prima 2.300-2.375 milioni; un free cash flow compreso nell’intervallo di 1.025-1.125 milioni, prima 1.000-1.075 milioni; riduzioni delle emissioni Ghg Scope 1&2 nell’intervallo di -38% e -40% rispetto al 2019.
Tale guidance, spiega Prysmian, assume “l’assenza di cambiamenti sostanziali nella situazione geopolitica, oltre all’esclusione di dinamiche di prezzo estreme legate ai fattori di produzione, interruzioni significative della catena di approvvigionamento o ulteriori cambiamenti rilevanti relativi ai dazi. Le previsioni si basano sull’attuale perimetro di attività della società con un tasso di cambio medio annuo Eur/Usd pari a 1,14, e non includono gli impatti sui flussi di cassa relativi alle tematiche Antitrust”.































































