ELEZIONI 2013

Calcagno: “Creare il catasto delle infrastrutture”

Su quali strategie di legislatura deve puntare il nuovo governo? Quali sono i tre punti prioritari da affrontare nei primi 100 giorni? Rispondono i top manager dell’industry Ict. E’ la volta del direttore generale di Fastweb

Pubblicato il 22 Gen 2013

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Il nuovo Governo dovrà dare piena attuazione all’Agenda digitale licenziata con il decreto Crescita 2.0. Nel frattempo, già ora si tratta di approvare rapidamente tutti i decreti ministeriali previsti dalla legge al fine di spingere la digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Il Paese ha bisogno di una PA più efficiente e meno costosa, a cominciare dallo switch off dei processi cartacei. Si tratta di una “rivoluzione” inevitabile da accompagnare con una forte spinta nei confronti della cultura digitale e delle nuove tecnologie. Tale spinta che può venire soprattutto dalla formazione affinché si metta in moto quel circolo virtuoso che, stimolando la domanda, dà la spinta all’offerta.

Occorre poi favorire il potenziamento delle infrastrutture, attraverso lo sviluppo della fibra ottica, in particolare per i distretti industriali. No a soldi pubblici dispersi in mille rivoli ma un’ottimizzazione strategica delle scarse risorse esistenti su obiettivi che possano generare valore per tutti. Sono tre punti su cui il decreto Crescita 2.0 non è stato incisivo per favorire lo sviluppo infrastrutturale: 1. Detassazione degli scavi: in particolare, la soppressione delle tasse a carico degli operatori di Tlc, quali Tosap e Cosap (tasse per l’occupazione degli spazi pubblici). Sgravare le aziende di Tlc di tali tributi è necessario specie in questo momento in cui si chiede alle aziende del comparto di darsi da fare per creare reti di nuova generazione. 2. Catasto delle infrastrutture di rete: lo sfruttamento delle infrastrutture esistenti può essere una chiave di volta per la creazione delle Ngn.

Un inventario delle infrastrutture di rete consente di velocizzare la creazione delle reti di nuova generazione in fibra ottica. Sapere quali sono i punti di una determinata area dove evitare di scavare comporterebbe importanti risparmi per gli investitori (sgli scavi gravano per l’80% sul costo d’investimento) e minori disagi per la popolazione. 3. Semplificazione normativa: la piena copertura del Paese con banda larga e ultralarga può essere ottenuta attraverso una maggiore semplificazione normativa, sia a livello centrale che locale, in modo da garantire agli investitori certezza su regole e responsabilità.

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