LA CRISI

Call center, niente ammortizzatori sociali. Asstel e sindacati: “Governo intervenga”

Dichiarati inammissibili gli emendamenti al Milleproroghe. Non rifinanziati i contratti di espansione. Di Raimondo: “Sostenere la filiera delle Tlc”. Slc, Fistel e Uilcom: “Senza un cambio di rotta sarà mobilitazione generale”

Pubblicato il 23 Gen 2020

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Niente fondi per i call center, i sindacati sul piede di guerra. In una nota congiunta Slc, Fistel e Uilcom evidenziano che “ad oggi ggi risultano essere stati affossati nuovamente gli stanziamenti sugli ammortizzatori sociali per i call center e per i contratti di espansione che dovrebbero favorire la professionalizzazione e la gestione dell’impatto che la digitalizzazione avrà su migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore”. I dovevano essere inseriti nel Milleproroghe con emendamenti ad hoc che però sono stati dichiarati inammissibili.

Le proposte prevedono da un lato il rifinanziamento anche per l’anno 2020 delle misure per il sostegno al reddito in favore dei lavoratori del settore Call Center per 20 milioni di euro e, dall’altro, il rifinanziamento del contratto di espansione che consente di supportare i processi di trasformazione verso il digitale delle imprese – della Filiera delle Telecomunicazioni  ma non solo –  attraverso percorsi  di formazione continua  per il  reskilling e upskilling dei lavoratori già in forza e di prevedere l’assunzione di nuove professionalità.

“Francamente, siamo basiti di fronte a tanta irresponsabilità – sottolineano i sindacati –  Si stanno portando avanti tavoli di crisi delicatissimi anche sotto il profilo dell’ordine pubblico, che impattano realtà sociali esplosive nel Paese e, per l’ennesima volta, si tradiscono queste persone lasciandole senza alcuna prospettiva di protezione e futuro”.

“Ora la smettano di giocare e si assumano le proprie responsabilità e siano conseguenti con le promesse che Ministri e Sottosegretari dispensano a piene mani sia nei tavoli di crisi che tra i lavoratori – conclude la nota – Ora è il momento della serietà o sarà mobilitazione generale”.

Preoccupazione anche da Asstel. “Siamo amareggiati per l’inammissibilità delle proposte emendative in merito al rifinanziamento delle misure a sostegno del reddito dei lavoratori del settore dei call center e del contratto di espansione, presentate nel Dl Milleproroghe attualmente in esame alla Camera dei Deputati – dice la dg Laura Di Raimondo – Le proposte, sostenute da Asstel-Assotelecomunicazioni, hanno l’obiettivo di supportare in modo diretto e concreto la Filiera delle Telecomunicazioni nel processo di trasformazione digitale preservando la competitività delle imprese”.

“Auspichiamo che il Governo intervenga tempestivamente in linea con queste proposte necessarie a sostenere l’occupabilità delle persone, lo sviluppo del capitale umano e la competitività delle imprese”, conclude il Direttore Di Raimondo.

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