Il vertice intergovernativo Italia-Grecia conferma la cooperazione tra i due Paesi negli ambiti strategici delle tlc: cavi sottomarini, 5G, 6G e data center.
La collaborazione si amplia anche alle tecnologie emergenti, prima fra tutte l’intelligenza artificiale.
L’obiettivo resta lo stesso: trainare l’innovazione e, al contempo, proteggere la sicurezza nel Mediterraneo.
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Cavi sottomarini, si rafforza la collaborazione Italia-Grecia
Come si legge nelle dichiarazioni congiunte sottoscritte al termine dell’incontro, “Nel settore delle telecomunicazioni, compresi i cavi sottomarini, le reti 5G/6G e i data center, Grecia e Italia intendono continuare a collaborare” su iniziative strategiche come “i progetti BlueMed e GreenMed, per migliorare l’interconnettività e garantire uno scambio di dati sicuro e ad alta capacità a sostegno della crescita economica e dell’autonomia digitale, garantendo al contempo la sicurezza nazionale”.
La nota prosegue: “Intendiamo, inoltre, collaborare per migliorare il monitoraggio, la resilienza e la protezione dei cavi sottomarini nel Mediterraneo“.
Cybersicurezza nel Mediterraneo, cooperazione anche su Ai
Grecia e Italia, si legge ancora nel documento, riconoscono la necessità di “approfondire la loro cooperazione nelle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, per affrontare le sfide comuni e fungere da motore chiave dell’innovazione e della sicurezza nel Mediterraneo. In materia di sicurezza informatica, entrambe le nazioni collaboreranno per rafforzare la resilienza contro le minacce informatiche, proteggendo le infrastrutture critiche e la sovranità digitale attraverso la condivisione delle informazioni, il rafforzamento delle capacità e meccanismi di risposta coordinati”.
I progetti BlueMed e GreenMed
Il progetto BlueMed, in cui l’italiana Sparkle ha annunciato un investimento di lungo termine già nel 2019, è un cavo sottomarino multifibra che collega Palermo con Genova fino a Milano.
Il cavo attraversa il Mar Tirreno collegando il Sicily Hub di Sparkle a Palermo – data center neutrale e connesso con diciotto cavi internazionali – con la nuova stazione di atterraggio neutrale di Genova, direttamente collegata al ricco ecosistema digitale di Milano. BlueMed include anche diverse ramificazioni nel Mar Tirreno ed è progettata per supportare ulteriori estensioni a sud della Sicilia.
Con una capacità fino a 240 Tbps e lungo circa 1.000 km, BlueMed fornisce connettività avanzata tra Medio Oriente, Africa, Asia e gli hub continentali europei con una latenza ridotta del 50% rispetto ai cavi terrestri che collegano la Sicilia con Milano.
GreenMed, progetto annunciato da Sparkle nel 2023, è un nuovo sistema di cavi sottomarini che attraversa il Mare Adriatico collegando l’Italia alla Croazia, al Montenegro, all’Albania, alla Grecia e alla Turchia, per poi estendersi ulteriormente nel Mediterraneo.
GreenMed rappresenta un innovativo corridoio infrastrutturale in fibra ottica per collegare, attraverso un percorso diversificato e a bassa latenza, l’Europa centrale, i Balcani e i Paesi del Mediterraneo centro-orientale. Dalla costa adriatica italiana, il sistema si collegherà via terra al ricco hub digitale di Milano e, da lì, agli altri principali nodi europei di Internet e del cloud.
Il progetto intende anche sostenere il forte sviluppo del mercato digitale balcanico – con una previsione di crescita del 25% (Cagr 22-29) – offrendo una rotta sicura e diversificata in aggiunta alle dorsali terrestri già esistenti.
Con GreenMedi l’Italia si ppne come snodo primario del Mediterraneo allargato, collegando anche l’isola di Creta in Grecia, diventata negli ultimi anni un rilevante gateway digitale per la regione e punto di approdo del cavo BlueMed di Sparkle che collega l’Italia con la Francia, la Grecia e vari paesi che si affacciano sul Mediterraneo fino ad arrivare ad Aqaba in Giordania.
Cavi sottomarini, mercato strategico in pieno boom
Il mercato globale dei cavi sottomarini vivrà un decennio di crescita sostenuta fino al 2034, passando dall’attuale valore di 20,8 miliardi di dollari ai 22,9 miliardi di dollari del 2025, fino ad arrivare a 54,8 miliardi di dollari tra 10 anni, per un ritmo di crescita annuo del 10%. Lo stima Precedence Research nel report “Submarine Cable System Market Size, Share, and Trends 2024 to 2034”, da cui emerge che a guidare il trend sarà l’area geografica dell’Asia-Pacifico, in cui si concentra il 33% del mercato, seguita dal Nord America (26%) e dall’Europa (20%).
Secondo la società di consulenza Market Research, invece, il mercato dovrebbe raggiungere una dimensione di 53,8 miliardi di dollari entro il 2030, con una crescita del 12,9% da qui al 2030. Tanto che si inizia a parlare di “blue acceleration”.
I cavi sottomarini gestiscono tra il 95% e il 99% del traffico internet mondiale (dati Ocse): queste infrastrutture sono al centro dello sviluppo economico e sociale degli Stati e oggetto di competizione geopolitica tra le grandi potenze.
Secondo il Center for Strategic & International Studies, circa il 98% dei cavi sottomarini del mondo è prodotto e installato da quattro aziende leader: la statunitense SubCom, la francese Alcatel Submarine Networks (Asn), la giapponese Nippon Electric Company (Nec) e la cinese Hmn Technologies.