Mentre l’Ue prosegue il suo lavoro sul Digital Networks Act, Connect Europe torna a ribadire agli Stati membri la sua posizione: occorre una riforma delle politiche in materia di telecomunicazioni affinché siano più orientate alla competitività e favoriscano gli investimenti tramite la deregulation.
Maggiori investimenti nel settore delle telecomunicazioni e un maggiore sostegno all’innovazione europea nell’ecosistema della connettività sono leve fondamentali, si legge nella nota dell’associazione delle telco, per ottenere la resilienza. Questa, a sua volta, è fondamentale per garantire la competitività e l’autonomia strategica dell’Europa.
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Digital Networks Act, Connect Europe spinge per la deregulation
L’appello di Connect Europe arriva mentre i ministri europei delle telecomunicazioni sono riuniti per discutere le conclusioni del Consiglio, focalizzandosi, tra l’altro, sul tema delle reti “affidabili e resilienti”.
In questo quadro e con il Digital Networks Act in preparazione, Connect Europe sostiene innanzitutto la necessità di una riforma normativa per sbloccare gli investimenti privati e rafforzare la competitività dell’Ue.
“Occorre rafforzare il mercato unico delle comunicazioni elettroniche attraverso l’eliminazione delle barriere transfrontaliere, semplificare notevolmente il corpus normativo e deregolamentare ove opportuno, garantendo una maggiore armonizzazione, in particolare nell’assegnazione dello spettro, con licenze di durata più lunga”, sostiene Connect Europe.
“Costruire la resilienza richiede investimenti significativi, sia privati che pubblici”, prosegue la nota. “Laddove non vi sia un mercato o non siano disponibili sufficienti capitali privati, si dovrebbero mobilitare anche finanziamenti pubblici per sostenere le infrastrutture critiche (ad esempio, ridondanza hardware, backup energetici, ecc.)”.
Risolvere i colli di bottiglia su infrastrutture e cloud
Un altro tema essenziale per Connect Europe è affrontare i colli di bottiglia infrastrutturali.
“I cavi sottomarini, vitali per la connettività europea, continuano a subire lunghi ritardi nelle autorizzazioni per le riparazioni e ciò rappresenta un rischio reale per la stabilità della rete”, afferma l’associazione. “Sollecitiamo la creazione di un sistema di autorizzazioni più rapido e coordinato in tutta l’Ue per consentire una risposta rapida alle interruzioni”.
In maniera analoga, prosegue la nota, è necessario affrontare i colli di bottiglia competitivi nel mercato del cloud e promuovere offerte cloud alternative.
Reti terrestri e satellite, concorrenza leale tra tutti gli attori
Inoltre, il Digital Networks Act dovrebbe prevedere finanziamenti adeguati sul Connecting Europe Facility Digital, uno strumento che, secondo Connect Europe, ha rafforzato l’autonomia digitale dell’Ue integrando gli investimenti privati nelle reti, compresi i cavi sottomarini e il backbone.
Infine, l’associazione chiede all’Ue di spingere la collaborazione su nuove tecnologie come il Direct-to-Device satellitare.
“L’integrazione di diversi servizi di connettività offre un grande potenziale. Il successo dipende da una stretta collaborazione tra fornitori di servizi satellitari, operatori di telefonia mobile e produttori di dispositivi”, afferma Connect Europe. “Tuttavia, per garantire la tutela degli interessi della società europea e una concorrenza leale, è altrettanto fondamentale che tutti i fornitori, compresi quelli di paesi terzi, rispettino i quadri normativi dell’Ue.
Gropelli: “Il Digital Networks Act garantisca competitività e autonomia strategica”
“Diamo il nostro sostegno a questo rinnovato focus degli Stati membri alla connettività affidabile e resiliente”, è il commento di Alessandro Gropelli, direttore generale di Connect Europe. “Il prossimo Digital Networks Act avrà un ruolo cruciale nel rendere questo obiettivo realizzabile. La competitività e l’autonomia strategica sono irrinunciabili per l’Europa”.