l’operazione

Fastweb-Vodafone, Agcom dà il via libera al merger



Indirizzo copiato

Atteso il verdetto dell’Antitrust, la valutazione sarà conclusa entro il 10 dicembre. Swisscom ha già presentato una serie di misure correttive. Sul mobile nessuna criticità, è sul fisso che l’Autorità ha acceso i riflettori. Il 12 dicembre a Telco per l’Italia l’Ad Walter Renna

Pubblicato il 13 nov 2024



merger, acquisizione, takeover

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha dato il via libera all’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Fastweb. Il verdetto era atteso rispetto all’impatto che l’operazione avrebbe potuto avere sull’assetto concorrenziale e pluralistico del mercato nazionale dei servizi di media audiovisivi. L’iter era cominciato il 17 settembre 2024, quando Swisscom ha notificato la transazione all’Agcom.

La transazione è tuttora soggetta a due altre autorizzazioni normative, tra cui quella dell’autorità antitrust italiana. Quest’ultima ha annunciato l’11 settembre 2024 di aver avviato un’indagine approfondita (Fase II) sull’acquisizione ai sensi delle norme italiane in materia di controllo delle operazioni di concentrazione.

Le misure correttive proposte da Swisscom

Per superare più agevolmente lo scoglio Antitrust, a fine ottobre Swisscom avrebbe proposto una seconda serie di misure correttive all’Agcm. È quanto risulta da una lettera visionata da Reuters. A settembre infatti l’Antitrust aveva avvertito che l’operazione presentava rischi per la concorrenza: sarebbe infatti sorto un operatore dominante nel mercato italiano dei servizi di telefonia fissa wholesale, nonché nei servizi al dettaglio ai clienti residenziali, alla pubblica amministrazione e alle grandi aziende.

Secondo quanto si legge nella lettera (rispetto alla quale i diretti interessati non hanno lasciato dichiarazioni), Swisscom avrebbe presentato una nuova serie di misure correttive per tener conto di alcune osservazioni formulate dall’autorità italiana nel corso di un’audizione tenutasi il 25 ottobre a seguito di una prima serie di proposte.

Swisscom avrebbe offerto di fornire ai concorrenti l’accesso all’infrastruttura in fibra di Fastweb per fornire servizi di connettività a clienti aziendali e alla pubblica amministrazione, si legge nella lettera. Ci sarebbe anche la proposta di condividere con i concorrenti tutte le informazioni necessarie per garantire condizioni paritarie in tutte le gare d’appalto pubbliche per i servizi di telefonia e connettività in cui la newco abbia un contratto in vigore al momento del via libera all’operazione.

Inoltre, la società guidata da Walter Renna continuerebbe a mantenere i contratti all’ingrosso esistenti attraverso i quali i concorrenti forniscono connessione Internet fissa ultraveloce ai clienti residenziali.

Swisscom avrebbe anche aggiunto di essere disponibile a nominare un fiduciario indipendente (monitoring trustee) per verificare l’attuazione delle misure correttive.

L’authority dovrà completare l’esame approfondito dell’accordo Vodafone-Swisscom entro il 10 dicembre.

Closing previsto per il primo trimestre 2025

Nel complesso, nota Swisscom, l’acquisizione di Vodafone Italia procede conformemente ai tempi prestabiliti. La società svizzera si è assicurata il finanziamento per il prezzo di acquisto di 8 miliardi di euro a maggio 2024 e ha ricevuto il via libera incondizionato all’acquisizione sia dalla Presidenza del Consiglio dei ministri italiano (legislazione sul golden power), che dalla Commissione federale svizzera della concorrenza e dalla Commissione europea (Foreign Subsidies Regulation). Swisscom dunque prevede che la transazione si concluda nel primo trimestre del 2025.

Walter Renna a Telco per l’Italia Il 12 dicembre

L’amministratore delegato di Fastweb Walter Renna sarà fra i protagonisti dell’edizione di fine anno di Telco per l’Italia. Per agenda e registrazione cliccare qui.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Social
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3