IL SONDAGGIO

GfK: pagamenti mobili? Sullo smartwatch no grazie

Un sondaggio di GfK rivela che solo il 35% dei consumatori di Cina, Germania, Sud Corea e Uk è interessato a usare i device indossabili per pagare. La sicurezza dei dati e la scarsa diffusione tra i maggiori ostacoli

Pubblicato il 19 Mar 2015

Patrizia Licata

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Gli smartwatch devono ancora farsi strada come strumenti convincenti per i pagamenti in mobilità. Secondo i risultati della ricerca di GfK effettuata ad agosto 2014 attraverso interviste a 1.000 consumatori in cinque paesi del mondo (Cina, Sud Corea, Usa, Uk e Germania), in media solo il 35% dei consumatori in Cina, Germania, Sud Corea e Gran Bretagna è interessato a sistemi di pagamento tramite smartwatch; più entusiasti gli americani (il 40% è interessato), mentre i più scettici sono i tedeschi (solo il 20% dei rispondenti ha dichiarato di essere interessato a usare i wearables per pagare).

Un’ulteriore ricerca qualitativa condotta da GfK ha chiarito le ragioni di tali perplessità. 
La maggior parte dei consumatori considera i nuovi smartwatch come utili strumenti per attività di fitness e per il controllo della salute ma non come sistemi di pagamento. La principale preoccupazione riguarda la sicurezza dei pagamenti, considerata ancora inadeguata per smartphone e wearables, come ha rivelato un workshop condotto sempre da GfK. Il pagamento via smartphone viene anche considerato non sufficientemente diffuso e più lento di quello con carta di credito o contanti. Così non viene percepito alcun valore aggiunto nell’usare smartphone e smartwatch rispetto ad altri strumenti di pagamento.


“Nonostante lo smartwatch sia stato posizionato come uno dei prodotti maggiormente in crescita tra i produttori di apparecchi tecnologici, i consumatori sembrano ancora riluttanti ad abbracciare le nuova tecnologia”, commenta Robert Wucher, Head of Technology and Digital Solutions di GfK. “Le nostre ricerche hanno mostrato che gli utenti non hanno ancora compreso totalmente le applicazioni offerte dai wearable device, mentre i produttori e i provider sembrano non avere ancora compreso totalmente quali siano le più rilevati esigenze dei consumatori, al fine di potervi rispondere efficacemente con una strategia in grado di modificarne i comportamenti”.



A questo proposito GfK sta per avviare una nuova ricerca mirata a supportare i produttori di smartwatch nello sviluppo di efficaci strategie di successo. La nuova ricerca sarà sviluppata con un approccio multiclient, in modo da poter garantire l’accesso a tutti gli interessati, attraverso una significativa riduzione dei costi senza perdere in efficienza. Le aree di indagine saranno l’ottimizzazione delle risorse sia nella fase di sviluppo dei prodotti che in quella di comunicazione, al fine di migliorare il ritorno sugli investimenti.

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