BANDA LARGA

Google Fiber, sfida alle Telco anche in Texas

Si espande ad Austin il progetto per portare la banda superlarga in competizione con At&t e Time Warner Cable

Pubblicato il 09 Apr 2013

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La banda larga su fibra ottica targata Google potrebbe arrivare anche in Texas. Il colosso di Mountain View potrebbe annunciare oggi, secondo quanto si attende la stampa americana, l’estensione del suo progetto Fiber, già avviato a Kansas City, anche alla città di Austin. L’amministrazione cittadina e Big G hanno indetto una conferenza stampa indicando che parleranno di una novità con “un impatto positivo sugli abitanti di Austin e sul futuro della città”.

Se Google porterà davvero il suo servizio Internet alla città texana, la concorrenza alle grandi Telco sarà ancora più marcata, visto che At&t con il servizio U-verse ma anche Time Warner Cable hanno una forte presenza ad Austin.

Il progetto Google Fiber è stato lanciato l’anno scorso a Kansas City dove sono state proposte connessioni Internet a 1 Gbps per 70 dollari al mese (al momento Google non fa pagare i costi di installazione, che sono pari a 300 dollari). Google offre anche il servizio Tv insieme a Internet per 120 dollari al mese, oppure Internet gratuito a 5 Mbps, ma in questo caso l’utente deve pagare l’installazione.

Anche l’offerta commerciale lanciata a Kansas City rappresenta da parte di Google una diretta sfida agli operatori telecom. Time Warner Cable ed At&t sono ben consolidati in quest’area con pacchetti triple-play sulle loro reti in fibra o ibride (rame e fibra). E non si tratta solo di una concorrenza teorica, perché Google Fiber sta riscuotendo un certo successo a Kansas City, stando a un sondaggio di Ideas & Solutions!, che rivela che il 60% degli abitanti raggiunti dal servizio è interessato ad usarlo.

Il fatto che Google voglia estendere il suo progetto Fiber oltre i confini del Kansas non sorprende: il presidente Eric Schmidt ha dichiarato alla fine dell’anno scorso che l’azienda non considera la rete Google Fiber di Kansas City come un esperimento, ma il punto di partenza per sviluppare una grande opportunità replicabile su altri mercati. “Non è esperimento, è un possibile nuovo business”, ha detto Schmidt, facendo anche notare che molte start-up con necessità di collegamento a banda larga hanno scelto come sede Kansas City perché raggiunta dal servizio Google. “Speriamo di portare il servizio ad altre città”, ha aggiunto il chairman.

La scelta di Austin, da questo punto di vista, non è casuale: città con una consolidata cultura di incubazione d’impresa, è sede di uffici di diverse aziende hitech, tra cui Dell, National Instruments, Intel, Apple (il call center), Samsung. Austin è una città ad alto coefficiente di innovazione e tecnologia e l’eventuale disponibilità della Google Fiber potrebbe essere un nuovo valore aggiunto.

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