Google vicina al patteggiamento con l’Antitrust Ue

Dopo tre anni di indagini la Commissione europea pronta a venire incontro all’azienda grazie all’offerta di condizioni “molto migliorate”: più spazio ai rivali nei risultati di ricerca e nei servizi di advertising

Pubblicato il 29 Gen 2014

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Google e i regolatori dell’Ue sarebbero vicini a un accordo per la chiusura dell’indagine antitrust, durata tre anni, che l’Europa ha condotto nei confronti del colosso di Internet e dei suoi presunti comportamenti anti-concorrenziali. Secondo le indiscrezioni trapelate oggi, Google avrebbe migliorato di molto le concessioni offerte all’Antitrust europeo e mitigato le preoccupazioni sulle possibili violazioni della competizione sul mercato.

Un patteggiamento in base alle norme antitrust della Commissione europea significherebbe per Google evitare una multa consistente, fino a 5 millardi di dollari.

La decisione definitiva della Commissione è attesa nei prossimi giorni o, al più tardi, tra due settimane, secondo fonti dell’Unione europea.

L’agenzia di stampa Reuters spiega che l’ultima proposta avanzata da Google, la terza dopo che il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia ha respinto le precedente come “inaccettabile”, è “molto migliorata”: il colosso di Mountain View si impegnerebbe in futuro a trattare diversamente le aziende rivali e i contenuti provenienti da altri provider. In questo modo Big G sarebbe riuscita a placare i sospetti della Commissione, che ha ipotizzato che Google favorisca i propri prodotti e servizi nei risultati della ricerca a danno dei concorrenti.

Nella seconda proposta che Google aveva mandato alla Commissione, l’azienda si era impegnata a consentire ai rivali di mostrare i loro logo e indirizzi web in uno spazio in vista e a permettere che i fornitori di contenuti decidessero quali contenuti Google poteva usare. Google aveva anche detto che avrebbe reso più facile per gli inserzionisti spostare le loro campagne di marketing verso piattaforme rivali, come Yahoo! e Bing di Microsoft. Viste le critiche severe di Almunia, la nuova proposta di Big G dovrebbe essere ancora più accomodante nei confronti delle richieste dell’Antitrust Ue.

L’iter verso il patteggiamento sarebbe veloce anche perché questa volta i regolatori Ue decideranno senza consultare i 125 rivali della Internet company, che avevano invece inviato commenti sulle precedenti proposte: la Commissione ha le idee chiare su quello che esigono i concorrenti, avendo già raccolto i loro pareri e condotto dei test di mercato.

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