Internet per tutti in Europa e nelle aree del Nordafrica e del
Medio Oriente che si affacciano sul Mediterraneo. La rivoluzione di
Internet dallo Spazio è al nastro di partenza con l’entrata a
regime, oggi, di Ka-Sat, il primo satellite di Eutelsat pensato
esclusivamente per fornire connessioni veloci, e il lancio sul
mercato europeo di Tooway, il servizio in barda larga fornito da
Skylogic.
“Siamo al Big Bang di Internet ad alta velocità via satellite –
ha detto oggi al Macro di Roma il presidente di Eutelsat, Giuliano
Berretta – Il sistema di nuova generazione che funziona tramite
Ka-Sat è la risposta immediata e conveniente sul piano dei costi
per tutti quegli utenti in attesa di poter accedere ai vantaggi
della banda larga, a prescindere da dove si trovano. Un servizio,
dunque, a sostegno di quelle 13 milioni di famiglie europee non
ancora raggiunte dall’Adsl ma anche di quelle 17 milioni di
abitazioni nelle quali Internet viaggia a velocità inferiori ai 2
Mb”.
Alla presentazione del nuovo Tooway, lanciato contemporaneamente in
Irlanda, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Francia e Grecia, ha
partecipato anche Renzo Turatto, Capo Dipartimento per la
digitalizzazione e l’innovazione tecnologica, per il quale
“l'arrivo di Internet via satellite è una promessa anche per
l'Italia, dove il vero problema sono i servizi online della
pubblica amministrazione a livello locale, nei quali siamo in
evidente ritardo".
Il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Mario
Valducci, ha invece rimarcato che “Internet via satellite offre
un'opportunità importante ai cittadini e alle imprese”.E
proprio per questo la politica “potrebbe valutare, per alcune
classi sociali che soffrono del digital divide, un contributo dello
Stato e delle Regioni per sopperire con Internet via satellite”.
Una proposta, questa, che Turatto, considera interessante anche se
“prematura”.
Fiduciosa Linda Lanzillotta, portavoce e deputato di Alleanza per
l'Italia (Api), per la quale Internet via satellite “promette
di essere un grande salto per la Pubblica amministrazione” a
patto che la soluzione al digital divide “torni da essere
prioritaria per il governo”.
Intervenendo all’evento Achille De Tommaso, presidente di Anfov,
ha ricordato come il broadband satellitare consenta “un approccio
olistico, e quindi, più completo alla soluzione del problema del
digital divide che affligge l’Italia”. La fibra ottica sarebbe
infatti uno strumento efficace se si potessero subito posare i cavi
nei punti giusti e si trovassero presto le risorse necessarie.
“Ma la crisi che ha colpito le nostre economie rappresenta un
forte freno per gli investimenti e la burocrazia può far slittare
la realizzazione delle nuove infrastrutture”. Che fare, allora?
Utilizzare sistemi come Tooway che garantiscono connessioni
affidabili ed alta qualità. “Gli utenti hanno a disposizione una
soluzioni chiavi in mano, bisogna vedere se sono pronti ad
utilizzarla. Ma questo è un altro discorso”.