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L’appello del Parlamento Ue: servono fondi “salva-Galileo”

La risoluzione “Una strategia spaziale europea” chiede alla Commissione l’adozione di un piano di finanziamenti a lungo termine. E di ripensare le strategie di finanziamento per il programma Gmes: “Vantaggio competitivo a rischio”

Pubblicato il 13 Gen 2012

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Sarà votata il prossimo 19 gennaio la risoluzione sulla "strategia spaziale europea", nella quale i deputati chiedono alla Commissione un adeguato finanziamento allla costellazione Galileo nel lungo termine e l’inclusione nel prossimo quadro finanziario pluriennale 2014-2020 del programma Gmes per l’osservazione della Terra.

Galileo è il primo sistema di navigazione satellitare al mondo progettato per uso civile e potrebbe consentire all’Unione di restare indipendente dal sistema americano Gps. E per questo motivo, secondo gli europarlamentari, il piano finanziario da adottare va concepito in modo tale da poter rispondere alle esigenze di lungo termine e a quelle di continuità.

Per quanto riguarda Gmes, nel dettaglio, si chiede alla Commissione e al Consiglio di prevedere un finanziamento del programma Gmes (Monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza) nel quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020. Finora, infatti, il progetto è stato finanziato attraverso il bilancio dell’Ue. Tuttavia, in una sua comunicazione, la Commissione ha indicato che dopo il 2013 il progetto sarà finanziato da fondi intergovernativi. Secondo i membri della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, tale scelta potrebbe rivelarsi estremamente dannosa per il futuro sviluppo del programma.

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