STRATEGIE

Lunder (Vimpelcom): “Wind, tariffe bundle e accordi con gli Ott”

L’ad punta a un incremento annuo del 5% dei ricavi nei prossimi 36 mesi grazie a tariffe che comprendono servizi di aziende come Google e Facebook. Lte da giugno, “ma non sarà rivoluzione. Agcom abbassi le tariffe di unbundling”

Pubblicato il 26 Feb 2013

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Nuove tariffe bundle per incrementare i ricavi del gruppo del 5% all’anno nei prossimi tre anni, collaborazione con gli over the top, lancio dell’Lte a giugno e la speranza che l’Agcom abbassi le tariffe di unbundling nel fisso. Questi i punti salienti dell’intervista di Alessandro Longo sul Sole 24 Ore a Jo Lunder, amministratore delegato di Vimpelcom, che controlla Wind.

Wind è uno straordinario successo, una storia esemplare per tutto il gruppo. Se vediamo com’era prima della nostra acquisizione e com’è adesso, ha avuto un grande miglioramento”. ha detto Lunder, pur ricnoscendo che “il mercato italiano è stato difficile, per tutti gli operatori telefonici, negli ultimi anni. Ma noi guardiamo avanti con una strategia di lungo periodo, basata su nuovi modelli tariffari e il miglioramento della reputazione del marchio. Crediamo che il mercato italiano si riprenderà”.

In particolare, per quanto riguarda la nuova strategia tariffaria di Wind, Lunder dice che si va “verso tariffe basate su bundle che includono sempre più cose: voce, sms, internet ma anche servizi delle aziende over the top come Google e Facebook”. Gli over the top, secondo Lunder, “sono qui per restare ed è inutile combatterli: meglio collaborare con loro”. Il gruppo ha recentemente annunicato accordi con Google e Microsoft per consentire agli utenti di acquistare app con il conto telefonico. “E’ solo il primo passo. Avremo sempre più tariffe che includono per esempio l’uso di Facebook, come già fa Vimpelcom in Russia. Forse in futuro la formula sarà quella del revenue sharing”.

Nei prossimi tre anni le aspettative sono “che i ricavi del gruppo cresceranno del 5% all’anno – aggiunge Lunder – e anche i margini cresceranno, con una stabilizzazione dell’Arpu”. E se oggi il 75% dei ricavi di un operatore mobile “come noi viene ancora dai servizi tradizionali, fra tre anni la maggioranza deriverà dalle tariffe bundle”.

Per quanto riguarda l’Lte, Lunder fa sapere che il lancio nel nostro paese è previsto a giugno. “La crescita della banda larga mobile è un pilastro del nostro futuro, ma crediamo che per i nostri clienti l’Lte non sarà una rivoluzione , bensì un miglioramento della qualità della rete”.

Guardando al mercato tlc, secondo Lunder si andrà verso acquisizioni, fusioni, condivisione di tralicci e network. Per quanto riguarda il mercato del fisso in Italia, Lunder sostiene che “deve essere più equilibrato nella competizione e questa è nelle mani dell’Agcom, che deve abbassare le tariffe di unbundling”.

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