Mediaset, pay tv spagnola premiata dal mercato

Il progetto di integrazione delle attività in Italia e Spagna in una newco spinge il titolo. L’operazione potrebbe facilitare l’alleanza con Telefonica per l’acquisizione del controllo di Digital Plus

Pubblicato il 19 Dic 2013

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Mediaset vola a Piazza Affari. Il titolo viene spinto dall’annuncio di ieri sul piano di riorganizzazione delle Pay-Tv. Mediaset e Mediaset Espana stanno valutando la possibilità di integrare le attività del gruppo in una unica società. L’operazione prevede il conferimento del 100% di Mediaset Premium e del 22% di Digital Plus, (pay tv detenuta dall’editore spagnolo Prisa ma partecipata anche da Telefonica e da Mediaset, entrambe titolari, appunto, del 22%) in una newco. L’obiettivo dell’operazione è esaminare i possibili sviluppi internazionali, le sinergie e l’espansione dei servizi Over-the-top. Sarà anche valutato l’eventuale coinvolgimento di un partner industriale e/o finanziario nella newco.

Per Claudio Aspesi, Senior Research Analyst di Bernstein, “Mediaset probabilmente cerca sia sinergie operative, che a nostro avviso si potrebbero rivelare limitate, sia l’opportunità di trovare partner finanziari. Probabilmente intravede un’operazione più attraente dal punto di vista finanziario” creando questa newco tra Spagna e Italia.

Contemporaneamente, la stampa riporta che il gruppo del Biscione starebbe guardando alla partecipazione di maggioranza (56%) che la società spagnola Prisa vuole cedere in Digital Plus. Per questo acquisto, secondo la stampa, il partner potrebbe essere probabilmente anche Telefonica. “In anni recenti, Mediaset si è concentrata sulla riduzione del debito e probabilmente non vuole affrontare possibili nuovi investimenti finanziandoli interamente da sola”, conclude l’analista di Bernstein.

Gli esperti di Banca Akros, che hanno infatti alzato la raccomandazione da reduce a hold “alla luce della forte correzione del prezzo, in quanto l’attuale quotazione è in linea con il nostro target price” a 2,8 euro (2,91 euro la chiusura di ieri), notano come “corporate action sulla pay tv siano state ampiamente attese dal mercato per un certo periodo di tempo. In particolare, negli ultimi due anni sono circolate ipotesi su un interesse da parte di operatori stranieri per una partnership in Mediaset Premium e il conferimento della società in una newco faciliterebbe e accelererebbe un’operazione di questo tipo”.

Inoltre, l’ingresso di un partner nella newco potrebbe “aiutare Mediaset a finanziare l’eventuale acquisizione” del controllo di Digital Plus (Prisa venderà il 56%) e “Telefonica potrebbe condividere il costo della quota di Prisa.

“Uno scenario intrigante è anche il possesso congiunto della pay-tv italiana, in vista del crescente interesse” degli spagnoli “in Telecom Italia“. In termini di sinergie possibili nel deal sulla pay tv, “sono più difficili da definire e probabilmente non sono consistenti, a meno che non venga raggiunto un pieno controllo dell’asset spagnolo”, conclude Akros.

Diversi analisti finanziari, inoltre, si spingono a prevedere che i buoni rapporti tra Mediaset e il gruppo di tlc guidato da Cesar Alierta potrebbero andare oltre e studiare una soluzione anche per Telecom Italia.

Infine, Equita Sim (rating reduce, target price a 3,35 euro su Mediaset) ritiene che “per Mediaset Espana l’equity story, focalizzata sulla ripresa della pubblicità nella televisione in chiaro in Spagna, potrebbe cambiare con questo progetto. Ci saremmo attesi che Mediaset Espana mantenesse una quota di minoranza in Digital Plus – nel caso Telefonica acquisisse il controllo di Digital Plus – o la cedesse contestualmente al processo di vendita del 56% che sarà avviato da Prisa. Al contrario, l’obiettivo della Newco è di valutare possibili operazioni di crescita internazionale. Dal punto di vista di Mediaset, l`operazione ci pare positiva perché può essere definito un valore per Mediaset Premium, che ad oggi non vale nulla nella nostra valutazione”.

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