INVESTIMENTI

Nel piano Juncker la banda larga di Telecom

Il tandem Tesoro-Infrastrutture spinge il progetto (insieme ad altri) affinché rientri nel programma Ue di finanziamenti. Si punta a sfruttare la prima ondata di interventi Feis

Pubblicato il 01 Ott 2015

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La banda larga di Telecom Italia (insieme all’elettrodotto Italia-Francia) potrebbero finire sotto il cappello del piano Juncker. I progetti, scrive Milano Finanza, rientrano tra quelli, meno di una decina, che di recente il governo italiano avrebbe segnalato alla Banca Europea degli Investimenti come adatti allo scrutinio nell’ambito del programma Ue, che dovrebbe riuscire a mobilitare oltre 300 miliardi di investimenti, pubblici e privati, nel prossimo triennio.

Concretamente sono comunque le società interessate a doversi attivare con la Bei per ottenere i finanziamenti ed eventualmente, qualora i progetti fossero considerati troppo rischiosi, godere anche della garanzia del Fondo europeo per gli investimenti (Feis). Cosa che i privati possono fare anche se le iniziative che hanno intenzione di proporre non sono tra quelle su cui si è concentrata l’attenzione dell’esecutivo italiano.

Il ticket Tesoro-Trasporti da mesi sono al lavoro per cogliere la chance Piano Juncker: rientrano nell’obiettivo fra gli altri la banda larga (oltre alle dorsali energetiche). Telecom Italia dunque è fra le società interessate.

Per Telecom oltre al possibile finanziamento di 500 milioni circa da parte della Bei ci sarebbe dunque anche la polssibilità di avere la garanzia Feis.

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