Nintendo, il maggior produttore mondiale di console per videogame,
mette in preventivo la sua prima perdita annuale in almeno 30 anni
– colpa del rafforzamento dello yen e della scelta dell’azienda
di ridurre il prezzo delle sue nuove console 3DS per meglio
competere sul mercato. La perdita netta, fa sapere la compagnia
giapponese in una nota ufficiale, potrebbe ammontare a 20 miliardi
di yen (264 milioni di dollari) per l’anno che termina a marzo
2012, contro una precedente previsione della stessa Nintendo che
contava su un utile di 20 miliardi di yen (e contro le stime degli
analisti sentiti da Bloomberg che si aspettavano un profitto di
12,2 miliardi di yen).
Nintendo genera circa l’80% del suo fatturato nelle Americhe e in
Europa ed è quindi comprensibile che l’apprezzamento della
valuta giapponese sul dollaro e sull’euro abbatta il valore delle
vendite effettuate all’estero e poi incassate in patria. Ma
soprattutto pesa la decisione presa ad agosto dal presidente Satoru
Iwata di abbassare il prezzo della console 3DS del 40% per arginare
la migrazione degli appassionati di giochi verso iPhone e iPad di
Apple e verso il sito di Facebook.
Nintendo ha portato il prezzo della 3DS a 15.000 yen da 25.000 yen
in Giappone e a 170 dollari da 250 negli Stati Uniti "per
ridare slancio alle vendite", ha spiegato Iwata. “Le vendite
del Nintendo DS hardware e del Nintendo 3DS software sono più
deboli del previsto”, ammette oggi la compagnia in una nota.
“Nintendo deve affrontare una situazione difficile”, commenta
Koichi Ogawa, chief portfolio manager di Daiwa SB Investments a
Tokyo. “La concorrenza nell’industria dei videogame diventa
più agguerrita e Nintendo deve lottare per trattenere i clienti
che usano sempre più spesso smartphone e tablet per
giocare”.
La previsione di vendita per l’anno intero è stata abbassata a
790 miliardi di yen, rispetto al precedente forecast di 900
miliardi, fa sapere ancora Nintendo. E l’utile operativo dei 12
mesi che si chiudono il 31 marzo potrebbe essere di un miliardo di
yen, ben al di sotto dei 35 miliardi previsti in precedenza.
“Stiamo tagliando i costi e intendiamo pubblicare nuovi titoli a
ritmo continuo”, ha dichiarato Iwata in conferenza stampa a
Osaka. La casa giapponese non registra una perdita annuale netta
dal 1981, secondo quanto si legge sul sito Internet Nintendo.