L’Antitrust ha multato Fastweb e Teletu con due sanzioni rispettivamente di 100mila e 250mila euro, la prima per aver reiterato "una pratica commerciale scorretta" già sanzionata nel 2008, e la seconda per aver "ostacolato il diritto di recesso", avendo entrambe omesso di fornire informazioni chiare ai consumatori.
Nel provvedimento nei confronti di Fastweb – si legge nel Bollettino – l’Antitrust contesta "inottemperanza alla delibera del 3 luglio 2008", per la quale aveva già irrorato una sanzione di 145mila euro, in relazione agli "ostacoli ed impedimenti posti in essere nelle modalità di restituzione degli apparati forniti da Fastweb in comodato d’uso" che vanno consegnati in caso di recesso da parte del consumatore per non incorrere in penali. L’Antitrust ha avviato inoltre un procedimento nei confronti di H3g che dopo una diffida ha continuato a prospettare piani tariffari con limitazioni contrattuali introdotte unilateralmente.
"La multa inflitta dall’Antitrust a Fastweb e Teletu per pratica commerciale scorretta mette in luce la necessità di rendere preventivi gli interventi dell’Autorità in modo da vietare agli operatori questi comportamenti". Così Andrea Lulli, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera, rilevando che "in mancanza di divieti del genere, l’autorità di controllo sul mercato può intervenire solo dopo denunce da parte degli utenti e sanzionare il comportamento scorretto degli operatori. Chiediamo un intervento del ministro Passera al fine di garantire il corretto comportamento degli operatori telefonici; in modo particolare per quanto riguarda il diritto di recesso e quello di essere informati in modo trasparente sulle tariffe e sull’applicazione dei costi dei servizi". Lulli preannuncia che su questo tema ha presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera.