LA VERTENZA

Sirti, lunedì sciopero contro gli esuberi

Protesta proclamata dai sindacati dopo la rottura con l’azienda sulla procedura di mobilità per 139 addetti. Azzaro (Uilm): “Eventuali eccedenze devono trovare intesa attraverso l’applicazione dei contratti di solidarietà”

Pubblicato il 06 Set 2013

Paolo Anastasio

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Rottura fra Sirti e sindacati sull’apertura della procedura di mobilità per 139 addetti annunciata dall’azienda. Dopo due giorni di trattative in Assolombarda il 4 e 5 settembre scorso, i sindacati Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato per lunedì 9 settembre 2 ore di sciopero con assemblea, e blocco delle reperibilità, straordinari e flessibilità varie. Il giorno 16 settembre nella riunione di coordinamento si individueranno altre iniziative da mettere in campo. “Il fronte sindacale si è ricompattato sulle posizioni della Uilm, che voleva l’accordo sulla Cigo e non la cassa in deroga”, ha detto al Corriere delle Comunicazioni Enrico Azzaro della Uilm.

“Abbiamo rigettato e stigmatizzato questo ulteriore strappo da parte dell’azienda in quanto non solo vi sono ancora ammortizzatori sociali in essere – prosegue Azzaro – ed eventuali eccedenze devono trovare intesa attraverso l’applicazione dei Contratti solidarietà. Tutto questo non significa che le Organizzazioni sindacali non riconoscono le difficoltà che ha la Sirti, ma queste, va dato atto hanno trovato pur nelle difficoltà, soluzioni condivise”.

“Di contro quel che occorre – chiude Azzaro – è che il Management apra definitamente una discussione seria e di prospettiva, che individui obiettivi e traguardi che la Sirti può e deve fare, ed è evidente che in questa partita il sindacato non si sottrae al confronto e può dare il proprio contributo. E’ chiaro che questo Gruppo dirigente sta portando la Sirti in una strada di non ritorno, è inaccettabile e va assolutamente contrastato”.

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