Un nuovo studio condotto da Juniper Research, dal titolo Mobile Messaging Fraud Prevention Market 2025-2030, ha rivelato che il valore delle perdite subite dagli abbonati a causa delle frodi tramite Sms è destinato a diminuire in modo significativo nel prossimo anno. Secondo il rapporto, le perdite passeranno da 80 miliardi di dollari nel 2025 a 71 miliardi di dollari nel 2026, con una riduzione complessiva pari a 9 miliardi di dollari.
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Firewall più forti come primo baluardo
Queste perdite includono quelle dovute a tattiche quali lo smishing e le frodi di appropriazione indebita di account (Ato). Lo studio attribuisce questo calo alla riduzione della domanda di traffico globale di messaggi Sms aziendali, nonché al potenziamento delle capacità dei firewall, che rendono sempre più difficile per i truffatori eludere i sistemi di rilevamento.
I messaggi tradizionali non attirano più i truffatori
Ardit Ballhysa, Senior Research Analyst di Juniper Research, ha osservato che il valore degli Sms per i truffatori è in calo. Ha spiegato che la diminuzione del volume complessivo dei messaggi rende più difficile nascondere il traffico fraudolento tra quello legittimo, aumentando i costi operativi dei truffatori e riducendone i guadagni.
Evoluzione delle tattiche fraudolente
Juniper, tuttavia, avverte gli operatori che i malintenzionati evolveranno le loro tattiche per eludere il rilevamento, anche se il traffico di messaggi diminuirà. Per stare al passo, gli operatori dovranno implementare firewall con ispezione approfondita dei contenuti, che consentano un rilevamento accurato dei link e dei media fraudolenti, capacità che vanno oltre il semplice screening degli Id dei mittenti.
Ispezione come difesa strategica
Ballhysa conclude affermando che l’ispezione approfondita dei contenuti permetterà agli operatori di identificare in tempo reale i nuovi modelli di frode. Secondo l’analista, analizzare il contenuto dei messaggi, invece della sola fonte, consentirà di bloccare più rapidamente i vettori fraudolenti e di proteggere meglio gli abbonati, soprattutto con il crescente passaggio all’Rcs, i Rich Communication Services, che, grazie ai contenuti multimediali più ricchi, rischia di favorire truffe più sofisticate.












