LE TARIFFE

Taglio roaming, la Ue: “Pietra miliare per costruire il mercato unico”

Da domani il taglio-tariffe. Il commissario al Digital Single Market, Ansip: “Più vicino l’abbattimento delle barriere”. Il responsabiele all’Economia digitale, Oettinger: “Così impostiamo anche le regole per la net neutrality”

Pubblicato il 29 Apr 2016

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Il taglio del roaming sarà una pietra miliare nella costruzione del mercato unico digitale europeo. Ne è convinto il commissario al Digital Single Market, Andrus Ansip, che alla vigilia dell’abbassamento degli extracosti sulla chiamate dallestero, ne evidenzia il valore. “Siamo in dirittura d’arrivo per l’abolizione prevista a giugno del 2017 – ricorda Ansip – Non si tratta solo di far risparmiare soldi agli europei ma anche di abbattere le barriere per aprire la strada al mercato unico del digitale “.

Le regole che entrano in vigore domani servono anche per impostare il principio delle regole di neutralità della rete, per la prima volta nella legislazione Ue. Commissario Oettinger, responsabile del Digital Economy and Society, ha detto: “Queste regole tutelano il diritto di ogni cittadino europeo ad accedere ai contenuti online, senza interferenze o discriminazioni – spiega il commissario all’Economia digitale, Guenther Oettinger – Serviranno ad evitare la frammentazione normativa e daranno certezza del diritto alle imprese, rendendo più facile fare attività oltre i loro confini nazionali”.

Da sabato 30 aprile arriverà il maxitaglio dei sovra-costi per chiamare e navigare su internet dall’estero, in preparazione della scomparsa definitiva del balzello più odiato dagli europei prevista per metà giugno 2017.

Non solo. Per la prima volta il traffico voce, sms e dati verrà scalato da quello incluso negli abbonamenti alla stessa tariffa più un piccolo costo limitato, sempre in avvicinamento alla fatidica data dell’anno prossimo quando scatterà il funzionamento del “roam like at home”, ovvero l’utilizzo del cellulare come a casa senza più spese extra.

Da domani chiunque viaggerà in uno dei Paesi Ue vedrà tagliati di 3-4 volte i sovra-costi attuali: le chiamate, gli sms e il traffico dati saranno effettuati alla propria tariffa più un massimo rispettivamente di 5 centesimi, 2 centesimi e 5 centesimi (Iva esclusa).

Oggi l’attuale regolamento Ue in vigore dal 2012, che ha tagliato i prezzi l’ultima volta nel 2014, prevede sovra-costi di 19 centesimi per le chiamate, 6 per gli sms e 20 per i dati (sempre Iva esclusa). La Commissione Ue ha iniziato nel 2007 la battaglia contro le bollette telefoniche stratosferiche di cui molti sono stati vittime viaggiando all’estero, e da allora i costi sono stati ridotti dell’80%. E da sabato saranno ancora inferiori.

Dal 15 giugno del 2017 saranno infine ridotti a zero: tutto il traffico verrà dedotto dal proprio abbonamento o sarà effettuato alla propria tariffa, esattamente come a casa. Unico limite, che Bruxelles ha tempo sino a dicembre per definire con precisione legale: farne un “uso equo”, ovvero il divieto di abusi come l’acquisto di una sim straniera in un Paese in cui i prezzi sono inferiori per usarla in modo permanente nel proprio Paese di residenza.

Resterà vietato quindi comprare una carta telefonica per esempio in Lettonia per usarla in modo permanente in Italia. In caso di abusi, l’operatore telefonico potrà infatti imporre al proprio utente un recupero dei costi. “E’ un assoluto cambio di mentalità, non c’è differenza se si va in vacanza due settimane o due mesi”, ha assicurato la relatrice dell’Europarlamento Pilar Del Castillo, che l’anno scorso strappò il sofferto accordo agli stati membri piuttosto allineati con le grandi compagnie telefoniche, da sempre ostili alla fine del roaming da cui hanno finora intascato introiti.

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