Telecom Italia, Norges Bank scende sotto il 2%

La banca norvegese passa all’1,95% dallo 2,02% raggiunto il 10 gennaio. Lo comunica la Consob

Pubblicato il 24 Mar 2014

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Norges Bank è scesa all’1,95% di Telecom Italia dal precedente 2,02%. E’ quanto si apprende dagli aggiornamenti Consob alle partecipazioni rilevanti nelle società quotate, da cui emerge che l’operazione è avvenuta lo scorso 21 marzo, mentre la soglia del 2% era stata raggiunta lo scorso 10 gennaio.

Lo scorso 18 marzo era stata volta del fondo Usa Blackrock che aveva ridotto la sua partecipazione nel gruppo Telecom Italia al 4,8% il 12 marzo. Secondo le comunicazioni Consob il 12 marzo il fondo ha ridotto la sua partecipazione al 4,8% rispetto al 7,789% precedente che risaliva al 13 dicembre dello scorso anno. Il fondo resta così il secondo azionista del gruppo dopo Telco e prima di Findim di Marco Fossati. Il 16 aprile è convocata l’assemblea per il rinnovo del consiglio.

Nell’assemblea di dicembre i fondi Blackrock, avevano depositato il 5,94% e poi hanno votato in maniera differente: alcuni astenendosi e alcuni votando a favore della mozione presentata da Findim, la finanziaria di Marco Fossati che chiedeva appunto la revoca del consiglio.

Intantoi soci più grandi- Telco e Findim – affilano le armi in vista dell’assemblea dove si profila un duello fra Recchi-Gamberale a decidere la presidenza del nuovo cda di Telecom Italia.

Il presidente dell’Eni, Giuseppe Recchi è il candidato alla presidenza espresso da Telco (qui il curriculum) mentre Vito Gamberale (qui il curriculum) è l’uomo su cui punta Fossati. Il cda della holding ha inoltre confermato l’attuale ad di Telecom, Marco Patuano e i consiglieri Tarak Ben Ammar e Jean Paul Fitoussi. Della lista di 13 nomi, votata all’unanimità, fanno parte anche Denise Patricia Byrne Kingsmill, l’ad di Terna Flavio Cattaneo, Giorgina Gallo (presidente onorario di L’Oreal Italia), Laura Cioli (ad di Cartasi), Giorgio Valerio (ex ad di Unidad Editorial in Spagna e di Rcs Quotidiani e Rcs Digital in Italia), Luca Marzotto (ad di Zignago), Elena Vasco, Paolo Fumagalli e Maurizio Dattilo. Probabile però che gli ultimi tre non entreranno nel cda, per dare spazio ai nomi delle liste di minoranza. I rappresentati di Telefonica non hanno proposto nomi, né partecipato alle consultazioni dei giorni scorsi, limitandosi, secondo quando confermato dalla holding, a dare la propria approvazione finale alla lista.

Nella sua lista di minoranza di Marco Fossati ci sono Vito Alfonso Gamberale, Girolamo Di Genova, Franco Lombardi, Daniela Mainini e Maria Elena Cappello. Alla presideza del board è candidato Gamberale. I nomi delle donne sono stati inseriti un secondo momento quando si è profilata per Findim la violazione dello statuto di Telecom che prevede quote di genere nelle liste dei consiglieri.

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