L'AUMENTO DI CAPITALE

Telecom Italia: “Valuteremo offerta Sawiris”

Il magnate egiziano pronto per un aumento di capitale. Smentite le voci secondo cui l’esborso si aggirerebbe sui 4-5 miliardi; la partita dovrebbe valere circa 2 miliardi. Offerta valida fino al 31 dicembre. Bernabè: “Interesse conferma valore dell’azienda”. Il ministro Passera: “Contento quando investitori guardano all’Italia”

Pubblicato il 12 Nov 2012

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Il magnate egiziano Naguib Sawiris è intenzionato a investire almeno 2 miliardi di euro in Telecom Italia, che sta seriamente valutando l’offerta. L’indiscrezione, lanciata sabato dal Corriere della Sera che parlava di un budget di 4-5 miliardi, è stata rilanciata oggi dal Wall Street Journal, e confermata dal gruppo in una nota ufficiale su invito della Consob. L’offerta dell’ex numero uno di Wind, che un anno fa ha ceduto il terzo operatore mobile italiano ai russi di Vimpelcom, è stata portata all’attenzione dei soci al Cda dell’8 novembre scorso dal presidente esecutivo Franco Bernabè, che oggi ha espresso soddisfazione: “Se c’è un interesse da parte di un soggetto per Telecom Italia vuol dire che dentro Telecom Italia c’è un importante valore e quindi credo faccia piacere che questo interesse ci sia”. Bernabè ha precisato che l’offerta sarà discussa alla prossima riunione del Cda, che si terrà non prima di dicembre.

Sawiris dal canto suo ha precisato all’agenzia Bloomberg che l’offerta è valida fino a fine anno, ma che che la cifra per l’investimento di cui parla la stampa – 4-5 miliardi di euro – è “imprecisa ed eccessiva”. Una fonte vicina al dossier ha detto che l’offerta sarà di almeno 2 miliardi di euro.

Esprime soddisfazione il ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, secondo cui l’offerta di Naguib Sawiris dimostra che “sul futuro del nostro paese c’è ottimismo – ha detto – Ogni qual volta investitori istituzionali dicono di essere interessati all’Italia, io sono contento”. Dal ministro nessun commento sul futuro di Telecom dopo il possibile ingresso di Sawiris: “Questo dipenderà dall’azienda e da tante altre cose”, ha chiuso il ministro. Nessun commento specifico da parte di Andrea Beltratti, presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo. Più in generale, Beltratti si è detto d’accordo con il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera sul fatto che “gli investitori esteri sono i benvenuti e dobbiamo fare il possibile per metterli a loro agio”.

Anche il sindacato accoglie positivamente l’interessamento di Sawiris per Telecom Italia. “In un momento di crisi per il nostro Paese, sapere che importanti investitori sono interessati ad investire ingenti risorse nelle imprese italiane è un messaggio di fiducia per la finanza internazionale”, ha detto Vito Vitale segretario generale della Fistel – Cisl, secondo cui “Telecom Italia ha necessità di risorse finanziarie fresche per rafforzare il piano di investimenti sulle infrastrutture, sui servizi agli utenti e alle imprese e per il rafforzamento finanziario del Gruppo per la riduzione del debito”.

La conferma dell’interesse è arrivata questa mattina da Telecom Italia. “Con riferimento alle indiscrezioni in merito alla manifestazione di interesse a investire in Telecom Italia da parte del signor Naguib Sawiris, su richiesta di Consob, la società precisa quanto segue – si legge nella nota odierna di Telecom Italia – Nei giorni scorsi la società ha ricevuto una comunicazione da parte del signor Naguib Sawiris nella quale viene rappresentato l’interesse all’ investimento nel capitale di Telecom Italia Spa mediante sottoscrizione di azioni di nuova emissione. L’iniziativa viene descritta come volta a dotare la società di risorse da destinare a progetti di crescita”.

“Del documento è stata data lettura nella riunione dell’8 novembre scorso del Consiglio di Amministrazione che si è limitato a prenderne atto – chiude la nota – riservandosi ogni opportuna valutazione a valle delle necessarie verifiche a cura del management della società”. Decisa accelerazione di Telecom Italia a Piazza Affari, dopo la conferma dell’offerta presentata da Naguib Sawiris per entrare nel capitale della società. I titoli del gruppo di tlc hanno guadagnato più del 7% a 0,7405 euro con volumi boom superiori a quelli dell’ultimo mese.

Secondo il Wall Street Journal, un aumento di capitale di 5 miliardi di euro equivale all’incirca ad una quota intorno al 30% della compagnia, considerando una capitalizzazione di 12,5 miliardi di euro del gruppo, compresi i 3,5 miliardi di valore delle azioni di risparmio. Una offerta di questo tipo potrebbe incontrare degli ostacoli, soprattutto dal punto di vista regolatorio, con Sawiris – aggiunge il giornale – che potrebbe lanciare una offerta di acquisto su tutto il capitale di Telecom, società che opera in un settore ben conosciuto dall’uomo d’affari egiziano, già presente in Italia con Wind (ora gruppo Vimpelcom). Secondo il quotidiano finanziario i soci di Telco, la holding che con il 22,4% controlla il gruppo, partecipata da Telefonica, Generali, Intesa SanPaolo e Mediobanca, hanno reagito sì con sorpresa all’offerta di Sawiris, ma anche con interesse.

Il cda di Telecom Italia “ha avuto notizia della lettera” di Sawiris, interessato a investire nel gruppo, e “la cosa verrà approfondita e valutata in consiglio”. Lo ha detto Gabriele Galateri, consigliere di amministrazione della compagnia telefonica e presidente di Generali, primo socio italiano di Telco, la holding di riferimento di Telecom. “Ho detto quello che avevo da dire – ha proseguito – in questo stadio è difficile aggiungere altro”.

L’offerta di Sawiris non riguarderebbe soltanto la rete, ma tutta l’azienda, allo scopo di rilanciarla. Secondo Francesco Sacco, professore della Bocconi, “Telecom Italia al momento è sottovalutata, quindi per Sawiris sarebbe sicuramente un ottimo investimento”.

L’obiettivo di Franco Bernabè è ridurre il debito di Telecom Italia a 27,5 miliardi di euro entro fine anno. La cessione di asset, come quella in ballo del business televisivo di Telecom Italia Media, è una delle vie percorse da Telecom per ottenere questo risultato. Un’altra via è lo scorporo della rete, che però non è dietro l’angolo.

Secondo il Wall Street Journal, l’offerta di Sawiris è un’ulteriore dimostrazione della vulnerabilità di diverse aziende sud europee molto indebitate, com’è il caso fra gli altri di Telecom Italia. Diverse aziende del Sud Europa, che soffrono sotto il peso di ingenti debiti, hanno problemi a ottenere nuovi fondi sul mercato, mentre al contrario diverse aziende che operano in mercati emergenti hanno liquidità da spendere. Un esempio di forte attivismo nel mercato europeo delle Tlc è quello del miliardario messicano Carlos Slim, che tra le altre cose possiede America Movil, che negli ultimi mesi ha rilevato quote importanti nell’olandese Kpn e in Telekom Austria.

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