Telecom Italia è arrivata in mattinata a toccare la vetta dell’Ftse Mib, segnando un 2,67% a 0,9035 euro, per poi chiudere a -0,45%, resistendo così a un calo complessivo del mercato che ha chiuso a -1,9%. In mattinata JPMorgan aveva deciso di alzare la raccomandazione sul titolo a overweight da neutral, e il prezzo obiettivo a 1 euro da 0,88 euro, “sulla base di una più alta probabilità della ripresa del mercato del mobile domestico”. JPMorgan ha anche alzato il prezzo obiettivo delle azioni di risparmio (+2,25% a 0,7035 euro) a 0,8 euro da 0,71 euro.
Rispetto all’eventuale consolidamento in Brasile da JPMorgan fanno notare che il prezzo obiettivo “incorpora una probabilità del 75% del consolidamento domestico con un beneficio di 4 miliardi euro e il 67% di probabilità per il consolidamento del Brasile con una valutazione di 9,5 miliardi di euro della quota di Telecom Italia in Tim Brasil”.
Rispetto al consolidamento del mercato italiano mobile “pensiamo che sia abbastanza probabile – affermano da JPMorgan – la Commissione Europea sarà più favorevole al consolidamento”.
Ma al di là del consolidamento, da Jp Morgan fanno notare che Telecom Italia “ha recentemente migliorato la struttura e la qualità della propria offerta sul fisso. Come risultato ci aspettiamo un miglioramento della posizione competitiva relativa del gruppo. L’ambiente operativo fornirà un supporto abbastanza positivo per la società in attesa che i catalizzatori positivi si materializzino”.
Secondo l’agenzia di rating, inoltre, “i conti del secondo trimestre di Telecom Italia dovrebbero essere migliori rispetto a quelli del primo. Ci aspettiamo un miglioramento lieve e costante nel trend dei ricavi dei servizi mobile in Italia, mentre in Brasile il trend si dovrebbe mantenere quasi stabili”. Nel dettaglio, nel 2* trimestre gli esperti si aspettano ricavi pari a 5,41 mld euro, un Ebitda reported di 2,193 mld euro e un utile netto di 230 mln euro.