AFFAIRE TELEFONICA

Telecom, la Consob chiede lumi su controllo Telco

Nei giorni scorsi l’Authority ha notificato alla holding la richiesta di informazioni specifiche. La risposta del presidente Rebecchini: “Nessun controllo di fatto”

Pubblicato il 29 Ott 2013

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La Consob muove su Telco-Telecom, riproponendo il teorema che aveva già sostenuto ai tempi di Olimpia, la holding controllata da Pirelli. Nei giorni scorsi la Commissione, secondo quanto risulta al Messaggero, ha notificato al veicolo controllato da Telefonica, Generali, Mediobanca, Intesa Sanpaolo, la richiesta di acquisizione di informazioni sull’esistenza di elementi relativi al controllo di fatto sul gruppo di tlc e/o sull’esercizio di un’influenza dominante.

La mossa della Consob è arrivata in parallelo con la votazione in Senato della mozione Mucchetti-Matteoli tendente a rafforzare i poteri di controllo della Commissione in materia di Opa obbligatoria e a favorire il completamento dell’iter dei regolamenti sul golden power. Il faro acceso scaturisce a valle del riassetto siglato il 24 settembre con la crescita di Telefonica al 66% (46,2% dei diritti di voto) e con le opzioni in suo possesso per salire ancora a partire dal 1° gennaio 2014.

La risposta di Telco è arrivata qualche giorno fa, a firma del suo presidente Clemente Rebecchini, direttore centrale partecipazioni di Mediobanca: non c’è nessun controllo di fatto né influenza dominante: lo dimostra la circostanza che all’ultima assemblea di Telecom il veicolo rappresentava il 22,4% mentre si e presentato più del 50% del capitale. Consob ha preso atto della replica ma si riserva eventualmente di procedere con eventuali passi successivi.

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