IL BLOCCO

Telemarketing, stop del Garante Privacy alle chiamate anonime

L’Authority dispone il blocco del trattamento dei dati nei confronti di tre società che forniscono servizi di call center. L’accusa: aver effettuato telefonate ad utenti iscritti al Registro delle Opposizioni

Pubblicato il 27 Mar 2012

F.Me.

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Non solo effettuavano chiamate pubblicitarie indesiderate ad utenze iscritte nel Registro delle opposizioni, ma non rendevano identificabile la linea chiamante, impedendo in tal modo agli abbonati di poter tutelare i loro diritti. E’ per questi motivi che il Garante privacy ha fatto scattare provvedimenti di blocco del trattamento dei dati nei confronti di tre società operanti nel settore del telemarketing.

Le società, che forniscono servizi di call center per promuovere prodotti e servizi di altre aziende, avevano infatti contattato utenze telefoniche iscritte nel Registro delle opposizioni, non rispettando quindi le nuove norme sul telemarketing che considerano illecito l’utilizzo di questi dati. Inoltre, sempre in violazione di queste norme e di quelle del Codice in materia di protezione dei dati personali, avevano contravvenuto all’obbligo di presentare l’identificazione della linea chiamante. Il Codice privacy, in particolare, vieta espressamente ai soggetti che effettuano chiamate commerciali e promozionali di camuffare o celare la loro identità.

“Alla luce di queste violazioni, oltre a dichiarare illecito il trattamento dei dati effettuato dalle tre società – si legge in una nota – il Garante ha dunque disposto una misura pesante come il blocco che impedisce alle tre società l’uso dei dati raccolti fino a quando esse non si metteranno in regola e invieranno agli Uffici dell’Autorità la documentazione che comprovi l’avvenuto adeguamento”. Il Garante si è comunque riservato di valutare la possibilità di contestare alle società anche sanzioni amministrative.

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