Teleperfomance annuncia 1.500 licenziamenti

Tagli per 700 posti di lavoro a Taranto, gli altri a Roma e Fiumicino. La Slc-Cgil: “Piano di ristrutturazione pesantissimo che somiglia a una dismissione”

Pubblicato il 15 Apr 2011

“Dopo un anno di contratti di solidarietà, Teleperformance ha
presentato un piano di ristrutturazione pesantissimo che assomiglia
molto ad una dismissione, ridimensionando il perimetro
occupazionale di quasi il 50%. La multinazionale francese ha
avviato oggi, infatti, procedure di licenziamento per 1464
lavoratori, di cui oltre 700 a Taranto ed il resto tra Roma e
Fiumicino”. Lo dichiara in una nota Alessandro Genovesi,
Segretario Nazionale di Slc-Cgil.

“Come Slc-Cgil giudichiamo questo un atto gravissimo che nulla ha
a che fare con la volontà di rimanere sul mercato italiano.
Anziché dare al sindacato, ai propri lavoratori, risposte serie
sul tema delle tante commesse portate all’estero (a partire dai
servizi di customer di Alitalia, oggi delocalizzata presso la
filiale albanese di Teleperformance), come più volte denunciato,
il management di TP presenta in queste ore un conto salatissimo al
nostro Paese, addebitandolo alle difficoltà che vive il mondo dei
call center outsourcing e non ai propri errori. Con sprezzo del
ridicolo giustifica una tale mole di licenziamenti con la volontà
di ridare all’azienda una efficienza operativa che oggi ha perso,
dimenticando però che, nell’ultimo anno, non è stata
minimamente in grado di lavorare alla ottimizzazione dei processi
ed ad una organizzazione del lavoro coerente”.

“Anzi, dopo un anno di contratti di solidarietà che hanno
notevolmente abbassato il costo del lavoro e dopo aver
costantemente non rispettato gli impegni presi in sede di Ministero
del Lavoro su investimenti e sviluppo delle sedi italiane, siamo al
drammatico epilogo di una strategia di totale irresponsabilità,
che rischia di lasciare dietro di se solo macerie, a Roma e a
Taranto. Città questa ultima dove Teleperformance rappresenta il
secondo datore di lavoro privato per occupati”.

E’ evidente che a questa decisione di Teleperformance la Slc-Cgil
opporrà tutti gli strumenti sindacali e legali atti, chiamando i
lavoratori, l’opinione pubblica e la cittadinanza alla
mobilitazione. Allo stesso tempo – conclude Genovesi – ci
attiveremo presso tutte le istituzioni , fino ai massimi livelli.
Anche perché in questi anni, in vario modo, molti di queste
(Ministero, Regioni, Comuni) hanno fatto avere a Teleperformance
svariati milioni di contributi. Non permetteremo che una intera
generazione di lavoratori sia sacrificata alla peggiore logica di
impresa”.

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