Brilla il primo trimestre di Tim Brasil: la controllata sudamericana del gruppo guidato da Pietro Labriola ha registrato ricavi in crescita del 4,9% a 6,4 miliardi di reais (circa un miliardo di euro al cambio attuale) ed Ebitda su del 6,7% a 3,1 miliardi di reais (circa 480 milioni di euro). In evidenza l’utile, che ha messo a segno un exploit del 56% raggiungendo gli 810 milioni di reais (circa 125 milioni di euro).
Si tratta di “un record, il più alto livello di utile netto mai registrato dalla società in un primo trimestre”, sottolinea una nota della società guidata dal ceo Alberto Griselli, che ha commentato: “Ancora una volta abbiamo raggiunto risultati finanziari e operativi positivi nel trimestre e in linea con i nostri target e con le attese del mercato”, una performance che “conferma le solidità della strategia del gruppo”.
In base al consenso degli analisti, i ricavi di Tim Brasil erano attesi a 1,04 miliardi di euro, l’ebitda a 498 milioni e l’ebitda after lease a 381 milioni.
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L’analisi di Intermonte
Secondo gli analisti della banca di investimento Intermonte, Tim Brasil ha chiuso un solido primo trimestre, “con ricavi da servizi in crescita del 5,6% anno su anno (mobile: +6,2%), in linea con le nostre attese, ma con un adjusted Ebitdaal superiore dell’1%, grazie a un miglioramento della redditività anche per effetto del decommissioning di siti. La riduzione del Capex (-1,1%) ha sostenuto l’incremento a doppia cifra dell’operating free cash flow (+18,7%). L’utile netto adjusted ha battuto le nostre stime grazie a minori imposte. Solida anche la posizione di cassa after lease, sostenuta da un minore assorbimento del capitale circolante anno su anno. Prosegue il riposizionamento commerciale del segmento prepaid con interventi mirati al miglioramento dell’offerta, della comunicazione e dei canali”. I risultati di Tim Brasil, una volta tradotti in euro, rappresentano quindi “una sorpresa marginale sull’Ebitda di gruppo del primo trimestre” (+0.3% rispetto alle attese di Intermonte).
Il ruolo di Tim Brasil nella digitalizzazione del Paese: il caso Pedra
Il successo di Tim Brasil, del resto, non passa solo dai servizi tradizionali di connettività. Il caso sviluppato con il gruppo agroindustriale Pedra, uno dei principali conglomerati del settore brasiliano della canna da zucchero e dell’energia, per esempio, mette in evidenza il ruolo della società nella digitalizzazione di comparti strategici per il Paese. Facendo leva su una nuova partnership avviata con Tim Brasil, infatti, Pedra modernizzerà i processi in tre dei suoi stabilimenti e in un’unità dedicata all’allevamento e alla produzione di soia.
Gli stabilimenti si trovano nello stato di San Paolo, nel sud-est del Paese, mentre l’unità si trova nel Mato Grosso, nella regione centro-occidentale. Più di un milione di ettari, di cui 250mila ettari sono l’area produttiva di Pedra Agroindustrial, avranno ora la copertura 4G di Tim. L’iniziativa prevede l’installazione di nuovi siti, garantendo la connettività end-to-end nelle operazioni del gruppo e abilitando soluzioni digitali volte a ottimizzare l’intera catena di produzione della canna da zucchero.
Tra le soluzioni messe a disposizione di Pedra, ci sono la telemetria delle macchine agricole, che consente il monitoraggio in tempo reale degli indicatori di performance; le note di campo, con dati sulle operazioni, sui tempi di lavoro e sui guasti; la connessione delle stazioni meteorologiche, essenziali per la gestione del clima.
La rete consente anche l’automazione dei sistemi di irrigazione, la comunicazione tra le squadre tramite il push to talk 4G e soluzioni intelligenti di gestione della logistica, come l’automazione del trasporto delle materie prime all’impianto e il controllo degli orari di lavoro e dei cambi di turno sul campo. Tutte tecnologie sono fondamentali per sfruttare la digitalizzazione della catena della canna da zucchero.
La partnership consentirà quindi la connessione di circa 4.500 macchine agricole, ottimizzando i flussi di consegna e l’integrazione tra il campo e il mulino. I benefici dell’accordo si estendono anche alle comunità circostanti gli impianti. Tim afferma che la sua copertura totale raggiungerà più di un milione di ettari, a beneficio di 37mila persone, più di quattromila proprietà rurali, nove scuole pubbliche e quattro unità sanitarie, che saranno coperte dalla connettività.
Attualmente Tim dichiara di coprire già più di 20 milioni di ettari con il 4G in Brasile; il suo obiettivo è di raggiungere 26 milioni di ettari coperti entro la fine di quest’anno. L’agricoltura, che rappresenta il 26% del pil brasiliano, è uno dei principali obiettivi di crescita di Tim nel mercato. Ma l’anno scorso l’operatore ha lanciato l’offerta Tim IoT Solutions, che si rivolge anche ai settori delle utilities, della logistica e dell’Industria 4.0.