L’APPELLO

Tlc, i sindacati: “Bisogna dare voce anche agli outsourcer del settore in gravissima difficoltà”



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Il ministro Urso ha convocato il tavolo nazionale per il 12 febbraio. Uil-Uilcom accende i riflettori sul perseverare delle gare al massimo ribasso spesso persino da parte di aziende pubbliche. “Manca una politica industriale adeguata e lungimirante”. Ugl: “Serve una cabina di regia e un’attività permanente di monitoraggio”

Pubblicato il 10 gen 2025



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È fissata per il 12 febbraio a Palazzo Piacentini la nuova riunione del Tavolo nazionale di settore delle telecomunicazioni. “Accogliamo positivamente la convocazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di concerto con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone”, afferma Stefano Corti, segretario nazionale Ugl.  

La crisi dei call center

“Si tratta di una richiesta inviata da tempo dalle organizzazioni sindacali perché la crisi del settore – prosegue Corti facendo riferimento anche al comparto dei call center – necessita di una cabina di regia e di un’attività permanente di monitoraggio nazionale. Infatti, il primo tavolo sui call center, all’epoca convocato presso il Mise, risale al 2010. Dopo 15 anni, speriamo che riesca finalmente a decollare e possa dare risposte concrete alle numerose problematiche del settore e dei lavoratori coinvolti“.

“Diamo atto al ministero del Made in Italy che, per la prima volta, grazie al suo impegno e, soprattutto in primis, a quello della Regione Calabria e, da pochi giorni, anche della Regione Basilicata – conclude Corti – si sta provando a realizzare un concreto percorso alternativo di salvaguardia occupazionale nei contact center, attraverso servizi innovativi derivanti dalla digitalizzazione. Restano ovviamente ancora molti nodi da sciogliere, primo fra tutti l’impatto sociale dell’intelligenza artificiale sui posti di lavoro in questo settore”.

L’ordine del giorno del tavolo

La riunione, a cui sono stati invitati i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati, spiega il Mimit in una nota, ha la finalità di condividere obiettivi e modalità per una gestione strutturale della fase di transizione che il settore delle Tlc sta attualmente affrontando.

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