LA RELAZIONE ANNUALE

Tlc, Martusciello: “Separazione rete apre opportunità a vantaggio dei cittadini”



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Il presidente dell’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete Fibercop: “Ora occorre una gestione accurata della transizione. L’Odv manterrà il compito di assicurare che principi quali parità di trattamento e non discriminazione diventino la norma operativa”

Pubblicato il 27 mag 2025



separazione rete TIM FiberCop

Il nostro lavoro è importante in un momento in cui, come ha detto giustamente il ministro Giorgetti, determinando la separazione della rete, si è ‘sbrogliata la matassa’. C’è un’innovazione fortissima che porta all’ottimizzazione dei sistemi, a una possibilità di nuovi investimenti, e una opportunità di miglioramento della qualità della rete e quindi di vantaggio per i cittadini”. Lo ha detto Antonio Martusciello, presidente dell’Organo di Vigilanza sulla parità di accesso alla rete Fibercop, durante la presentazione della relazione annuale dell’Odv, in cui sono state illustrate le attività e i risultati del 2024 e il piano di attività per il 2025. “Siamo impegnati fortemente e quotidianamente nella vigilanza – prosegue Martusicello – Abbiamo una serie di kpi, gli obiettivi che devono essere raggiunti nelle performance della rete, siamo impegnati nelle attività di decommissioning delle centrali e abbiamo realizzato risultati importantissimi in questo ambito”.


Rete FiberCop: tutti gli obiettivi raggiunti grazie all’attività di vigilanza

Grazie all’attività dell’organo di vigilanza di Fibercop – sottolinea il presidente dell’Odv – abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che Agcom ci aveva assegnato. Vigilanza, parità di accesso alla rete e soprattutto un’attività dell’organo di vigilanza, istituito nel 2008, che è future proof, nel senso che ancora oggi è attuale e acquisisce ancora più responsabilità anche alla luce del nuovo Master service agreement che Fibercop ha presentato alle varie autorità competenti”. Per il futuro, prosegue, “molto dipenderà dalla capacità del sistema di accogliere gli obiettivi che Fibercop si pone e dalla sua capacità di realizzarli. L’organo continuerà a fare il proprio dovere con impegno“.


Separazione rete TIM e scenari futuri delle telecomunicazioni in Italia

La separazione rete Tim – FiberCop rappresenta un passaggio strategico per il settore delle telecomunicazioni italiane, destinato ad avere effetti duraturi su governance, investimenti e qualità dei servizi. “Questo incontro è un’occasione preziosa per riflettere sugli scenari che coinvolgono le telecomunicazioni e per analizzare il cambiamento che ha interessato il settore, a seguito della recente separazione proprietaria di TIM, con la creazione di una nuova ‘Società della Rete’, poi incorporata in Fibercop – afferma Martusciello – Un’operazione che costituisce una novità in Europa. Il periodo di transizione in atto ha reso più centrale il ruolo dell’Organo di Vigilanza, che nel 2024 ha fornito un significativo supporto tecnico ad Agcom, con particolare riguardo ai servizi accessori di attivazione e manutenzione”.

Guardando al futuro, il nostro impegno per il 2025 è focalizzato sul mantenimento della continuità nelle attività di vigilanza. Il nostro bagaglio di esperienze, maturato sin dal 2008, ha finora consentito di realizzare un’attività che si è dimostrata sempre più future proof e che oggi è sempre più collegata alle varie fasi del processo che si sta consolidando in un settore, quello delle Telco, decisivo per la competitività economica del Paese”.

Quanto al ruolo dell’Organo di Vigilanza nel nuovo scenario, “resterà quello di assicurare che principi quali parità di trattamento e non discriminazione – aggiunge – diventino la norma operativa nel nostro viaggio verso una società digitale completamente connessa“.


Il ruolo dell’OdV FiberCop secondo Sarmi: presidio per una rete equa e innovativa

Desideriamo esprimere un sincero apprezzamento per il ruolo svolto dall’Organo di Vigilanza, perché rappresenta un punto di riferimento per un ecosistema delle telecomunicazioni trasparente e competitivo. Il presidio sulla ‘non discriminazione’, esercitato con rigore e competenza è stato un elemento chiave per garantire equità e imparzialità nell’accesso alla rete“: questo il commento di Massimo Sarmi, presidente e amministratore delegato di FiberCop.

Oggi FIbercop, prosegue Sarmi, “rappresenta un caso unico nel contesto europeo: è il primo esempio di separazione proprietaria della rete di accesso dell’operatore storico nazionale di telecomunicazioni. Per questo, auspichiamo una rapida applicazione del nuovo regime regolamentare previsto per le imprese wholesale-only. Stiamo realizzando una rete innovativa che supporti il presente e abiliti il futuro: capillare, sicura e sostenibile. Da leader tecnologico, ci impegniamo a dare un contributo positivo volto ad accelerare la trasformazione digitale del Paese, per un’Italia più competitiva e inclusiva“.

I punti salienti della Relazione Annuale 2025 dell’Organo di Vigilanza

Presentazione istituzionale e obiettivi per il 2025

L’Organo di Vigilanza sulla parità di accesso alla rete FiberCop (OdV) ha presentato la Relazione Annuale 2025 nella prestigiosa cornice della Sala della Regina di Palazzo Montecitorio. Il documento illustra i risultati conseguiti nel 2024 e anticipa la programmazione delle attività future, con un focus sul supporto tecnico ad Agcom.


Verifiche sulla qualità e il monitoraggio dei KPI

Nel corso del 2024, l’OdV ha continuato le attività di vigilanza sulla non discriminazione, monitorando costantemente i KPI di performance dei servizi di delivery e assurance offerti da TIM e poi da FiberCop. Particolare attenzione è stata dedicata alla soddisfazione degli operatori retail e all’analisi degli scostamenti tra TIM Retail e gli altri operatori.


Il processo di decommissioning della rete in rame

Uno dei temi centrali del 2024 è stato il decommissioning delle centrali in rame, a favore della progressiva transizione verso la rete in fibra ottica. La proposta di dismissione di circa 6.000 centrali presentata da TIM/FiberCop ad AGCOM è stata sottoposta a verifica tecnica in collaborazione con l’OdV.


Transizione proprietaria: da TIM a FiberCop

Il 2024 ha segnato un passaggio cruciale nella governance della rete di accesso, con il trasferimento della proprietà da TIM a FiberCop. Quest’ultima è ora controllata da un consorzio internazionale composto da KKR, MEF, F2i, CPPIB e ADIA, in un’operazione che segna un cambio di paradigma per il settore delle telecomunicazioni in Italia.


Riforma del modello OdV e nuove funzioni di vigilanza

Con la Delibera AGCOM n. 114/24/CONS, è stato rafforzato il ruolo dell’OdV anche dopo la separazione di TIM, ampliando il perimetro delle attività. Tra i nuovi incarichi: il monitoraggio dei servizi accessori di attivazione e manutenzione, la vigilanza su accessi Semi-GPON e Point-to-Point, e la partecipazione al nascente Tavolo Tecnico per l’infrastrutturazione.


Analisi tecnica, data quality e ispezioni sul campo

Nel 2024, l’OdV ha approfondito l’analisi dei KPI di accesso e ha validato gli algoritmi di calcolo con esito positivo. Ha inoltre monitorato la qualità del nuovo database NetMap, rilevando un miglioramento della precisione nella geolocalizzazione degli indirizzi. Il programma si è completato con ispezioni on site presso le sedi operative di TIM e FiberCop.

Telecomunicazioni essenziali per l’ecosistema digitale

“Le telecomunicazioni rappresentano l’infrastruttura essenziale dell’ecosistema digitale, offrendo servizi innovativi a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni – afferma Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati – A lungo il mercato ha risentito di una carenza di risorse destinate all’innovazione. Recentemente, si sono aperti nuovi scenari con il riassetto della rete fissa: un passaggio cruciale per la struttura della domanda e dell’offerta. Il settore delle telecomunicazioni in Italia costituisce un unicum nell’Unione Europea, frutto di una scelta coraggiosa e necessaria, che si preannuncia di successo”. “La sfida ora è rendere profittevole questa scelta strategica- conclude Mulè -investendo nelle tecnologie, all’interno di una cornice europea che sta progressivamente definendo il percorso verso la transizione digitale. In questo contesto, l’organo di vigilanza assume un’importanza fondamentale a tutela della parità di accesso e trasparenza”.

Un passaggio storico per il mondo delle tlc

“Stiamo vivendo un momento di passaggio storico per il mondo delle telecomunicazioni – aggiunge Federico Freni, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Abbiamo assistito a qualcosa di innovativo come lo scorporo della rete e la creazione di un soggetto autonomo per la gestione della stessa. Oggi, per la prima volta, abbiamo individuato un modello che nel medio termine ritengo sarà seguito altrove. A fronte di questo passaggio epocale, il monitoraggio dell’attività e della parità di accesso ai servizi è irrinunciabile. In tal senso, queste garanzie a tutela del mercato e del cittadino rientrano nei diritti essenziali. Ciò che è certo è che non possiamo rifiutarci di accettare il cambiamento, perché chi lo respinge muore”.

Favorire la stabilità del mercato

“In tutti questi anni l’Organo di Vigilanza ha svolto importanti attività a supporto dell’Autorità al fine di garantire maggiore parità nell’accesso alla rete – conclude Giacomo Lasorella, presidente Agcom – In questo periodo di cambiamento tali attività di vigilanza sono ancor più necessarie per favorire la stabilità del mercato. Le dinamiche macroeconomiche in atto stanno producendo variazioni strutturali nel mercato destinate a produrre nuovi equilibri che incideranno sull’attività dell’Autorità, determinando così nuovi aggiornamenti del quadro regolamentare”.

“I cambiamenti in corso tendono a ridiscutere l’approccio della Commissione Europea, con il fine di fronteggiare le sfide tecnologiche per garantire il consolidamento della sicurezza e la resilienza delle reti – conclude Lasorella – Per questo, semplificazione e trasparenza sono temi necessari per tutte le Autorità a livello europeo. In questa fase di cambiamento di scenario l’Autorità continuerà a fare la propria parte”.

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