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Video on demand: mercato francese in cerca di identità

Prezzi più bassi per gli abbonamenti e nuove tipologie di offerta come il bingeviewing con l’arrivo di Netflix

Pubblicato il 22 Mag 2015

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Nonostante un livello di ricavi inferiore agli altri due Paesi, la Francia è il primo paese in Europa in termini di offerte e servizi di video on demand (Vod), seguito dalla Germania e dal Regno Unito. Alla fine del 2014 il mercato nazionale, incluso il servizio Netflix lanciato a settembre, registrava circa 238 servizi Vod, sia gratuiti che a pagamento, con una netta prevalenza delle modalità Catch-up Tv (47%), seguite dai servizi degli Ott Tv dedicati a film e serie Tv. In questo numero rientrano anche i servizi presenti all’interno delle offerte Pay Tv tradizionali e stand-alone degli operatori di Tlc e satellitari (Orange, Sfr/Numericable, Bouygues Telecom, Canal+). In questi anni gli attori nazionali hanno cercato di sviluppare forme di collaborazione e partnership tese a far fronte comune contro l’arrivo di nuovi entranti internazionali. La strategia principale che ha guidato i player nazionali è stata quella di puntare maggiormente nei servizi Transactional Vod piuttosto che Svod, dato un tasso di profittabilità maggiore e bassi costi di investimento in contenuti.

Successivamente, a più riprese TF1, Canal+, M6 e Orange hanno tentato di sviluppare e lanciare una piattaforma unica di servizi Svod, dal 2009 al 2014, una sorta di “Hulu francese”, ma mai riuscendo ad andare oltre a meri desiderata e annunci, concentrandosi alla fine ciascuno su servizi Vod proprietari.

L’ingresso di Netflix nel mercato domestico ha posto una notevole pressione competitiva in capo ai player nazionali che hanno visto minacciate le posizioni acquisite. In particolare, hanno adottato nuove strategie di pricing abbassando i costi di sottoscrizione e/o di streaming, lanciato nuove offerte come il bingeviewing (accesso diretto a più stagioni) e allargato le modalità di fruizione a un numero più ampio di device e piattaforme commerciali (Smart Tv, Digital media streamer, Games console, Tablet e Smartphone).

Netflix dal canto suo è riuscito, ancora prima di entrare nel mercato, a far parlare di sé e quindi aumentare la propria popolarità, tra i social network e i media in generale, ma soprattutto a diffondere una maggiore conoscenza del modello Svod. Secondo quanto riportato dal quotidiano LesEchos, Netflix avrebbe investito oltre €10 milioni in campagne pubblicitarie. Secondo Mediametrie a luglio 2014 il 24% degli utenti Internet avevano sentito parlare di Netflix, dato che ha raggiunto il 68% al momento del lancio, con una propensione ad abbonarsi dell’11% (25% tra i 25-34 anni). Un più ampio e variegato quadro della situazione francese è presente nel nuovo rapporto ITMedia Consulting: “Il mercato del Vod in Europa: 2015-2018”, in uscita il 26 maggio.

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