Il consiglio di sorveglianza di Vivendi ha approvato il progetto di scissione del gruppo che dovrebbe portare all’introduzione in Borsa dell’operatore Sfr. La presidenza della futura Vivendi, che si focalizzerà su contenuti e media, sarà affidata al finanziere bretone Vincent Bollorè (nella foto).
Vivendi ha aveva avviato uno studio sul progetto di scissione lo scorso 12 settembre, progetto che ha come obiettivo la scissione il gruppo in due società distinte”, creando da una parte un “nuovo gruppo internazionale attivo nei media, basato in Francia, con posizioni molto forti in Brasile e in Europa”. Della parte media di Vivendi faranno parte Canal Plus, Universal Music e l’operatore tlc brasiliano Gvt.
Della parte Tlc, invece, farà parte Sfr, secondo operatore mobile francese, che potrà muoversi con maggiore autonomia. La società telefonica in questo modo “acquisirebbe una maggior libertà strategica e di partenariato” e, secondoi media francesi, si potrebbe così guardare intorno valutando i vari dossier Tlc in circolazione.
Seconso gli analisti, la logica dell’operazione si basa sulla necessità di rendere più autonome le due unità in un momento in cui si assiste, sul fronte dei media, ad una “moltiplicazione delle piattaforme” e ad una “mondializzazione della distribuzione”, che “generano una forte domanda di contenuti” e rendono necessario lo sviluppo di “un insieme di attività gia’ ora in crescita”. Sul fronte delle telecomunicazioni, invece, “Sfr beneficerrà pienamente del miglioramento delle prestazioni grazie ad una profonda trasformazione della propria modalità di gestione e alla rivalutazione del settore, generata dall’esplosione dell’utilizzo di internet ad elevatissima portata, fisso o mobile, e degli apparati connessi”.
