Broadband universale entro il 2013. La Ue ci prova con la Digital Agenda

Il programma digitale della Commissione, inserito nella Eu2020 Strategy, propone di dare l’accesso alla banda larga a tutti i cittadini in tre anni e alle reti ultraveloci entro il 2020. Nel piano anche strategie di sostegno al comparto Ict e all’alfabetizzazione informatica

Pubblicato il 04 Mar 2010

La Commissione europea ha presentato la strategia Europa 2020 (Eu
2020 Strategy) che servirà a “uscire dalla crisi e preparare
l'economia Ue per il prossimo decennio”. La strategia
individua tre motori di crescita, da sostenere mediante azioni
concrete a livello comunitario e nazionale: crescita intelligente
(smart growth, promuovendo la conoscenza, l'innovazione,
l'istruzione e la società digitale), crescita sostenibile
(sustainable growth, rendendo la produzione più efficiente in modo
da economizzare le risorse e rilanciare la competitività) e
crescita inclusiva (inclusive growth, incentivando la
partecipazione al mercato del lavoro, l'acquisizione di
competenze e la lotta alla povertà). La strategia include
un’ambiziosa “Digital Agenda for Europe” in cui la
Commissione propone di estendere l’accesso su banda larga
all’intera Ue entro il 2013 e di dotare l’Europa di accesso
ultraveloce a Internet, almeno a 30Mbps entro il 2020. La
Commissione auspica anche che il 50% o più delle case europee
siano connesse a Internet a velocità superiori a 100Mbps.

Sugli strumenti per raggiungere questi obiettivi la Commissione
europea non ha dubbi: continuerà a lavorare per incoraggiare gli
investimenti in infrastrutture per la banda larga e per mettere a
punto normative efficienti sull’allocazione dello spettro. Al
tempo stesso nuovi fondi strutturali saranno dedicati
all’espansione del broadband. La Commissione intende anche creare
un singolo mercato dei contenuti e dei servizi online che comprenda
licenze multiterritoriali per il materiale protetto da copyright e
procedere alla digitalizzazione del patrimonio culturale europeo.
Ancora: l’Europa dovrà partecipare alla Internet governance
globale.

Altre misure sono allo studio, come una riforma dei fondi per la
ricerca e l’innovazione per aumentare il sostegno all’Ict in
alcuni settori strategici, supportare le pmi ad alto potenziale di
crescita e stimolare l’innovazione tecnologica in tutti i
segmenti dell’economia. La Commissione chiede anche maggiore
impegno nella promozione dell’uso di Internet e nella diffusione
della alfabetizzazione digitale tra i cittadini europei.

L’intera Eu 2020 Strategy si presenta come un programma
ambizioso, necessario per permettere all’Europa di rispondere
alle sfide economiche, sociali e ambientali dei prossimi anni. I
cinque traguardi principali rappresentativi a livello di Ue sono:
occupazione per il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64
anni; il 3% del pil Ue investito in R&S; raggiungimento dei target
"20/20/20" in materia di clima e energia; tasso di
abbandono scolastico inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani
con una laurea o un diploma; 20 milioni di persone in meno a
rischio di povertà.

Raggiungere questi target deve essere una priorità condivisa e la
Commissione chiede la partecipazione a tutti i livelli: Ue,
Stati-membri, autorità locali e regionali. Una serie di
iniziative-guida aiuteranno nel cammino verso il traguardo. Tra
queste, la già citata Agenda digitale per l’Europa, la cui
missione è “creare crescita economica sostenibile e benefici
sociali grazie a Internet ultraveloce”.

Le altre iniziative includono: Innovation union (riorientare la
politica in materia di R&S e innovazione in funzione delle sfide
principali, colmando al tempo stesso il divario tra scienza e
mercato per trasformare le invenzioni in prodotti); Youth on the
move (migliorare la qualità e l'attrattiva internazionale
degli istituti europei di insegnamento superiore promuovendo la
mobilità di studenti e giovani professionisti); Resource-efficient
Europe (uso più efficiente delle risorse, favorendo la transizione
verso un'economia a basse emissioni di carbonio. I traguardi
per il 2020 in termini di produzione di energia, efficienza
energetica e consumo di energia aiuterebbero a ridurre di 60
miliardi di euro le importazioni di petrolio e di gas entro
quell’anno); Industrial policy for green growth (politica
industriale per la crescita verde; questo creerebbe milioni di
nuovi posti di lavoro); Agenda for new skills and jobs
(un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro, per
modernizzare il mercato del lavoro e aumentare i livelli di
occupazione); European platform against poverty (piattaforma
europea contro la povertà, per garantire coesione economica,
sociale e territoriale). La Commissione ha chiesto agli
Stati-membro di aderire al programma Eu 2020 all’incontro di
primavera del Consiglio europeo.

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