Il memorandum of undestanding firmato ad agosto tra Open Fiber e Acea arriva alla fase finale, quella dell’accordo ufficiale per cablare in fibra ottica un milione e duecentomila case nella Capitale. Ad anticipare la possibile intesa era stato CorCom a marzo con un’intervista all’allora Ad di Acea Alberto Irace, prima dell’avvicendamento a maggio con l’attuale numero uno dell’azienda, Stefano Antonio Donnarumma.
I termini dell’accordo, che sarà presentato ufficialmente venerdì, prevedono che la municipalizzata capitolina dell’energia elettrica e dell’acqua sia principalmente il fornitore di infrastrutture, e che la società controllata da Enel e Cassa Depositi e prestiti porti la fibra ottica nella Capitale utilizzando e valorizzando il network di tubi, condutture e cavidotti della utility capitolina, che si impegna a fornire anche i dati cartografici e tutto il supporto necessario per le operazioni di cablaggio.
La spesa in investimenti tecnologici per Acea a seguito di questa operazione, secondo quanto recentemente affermato dall’Ad Stefano Donnarumma, potrebbe arrivare a 200 milioni di euro, mentre Open Fiber destinerà all’operazione 400 milioni di euro. In un quadro complessivo che potrebbe portare a una ricaduta occupazionale, compreso l’indotto, di 1.500 posti di lavoro.
Secondo le prime informazioni per completare a rete capitolina che nasce da questo accordo potrebbero servire tra i quattro e i cinque anni, anche se la commercializzazione dei servizi inizierà e proseguirà man mano che gli interventi nelle singole aree saranno completati.
Il memorandum di agosto prevedeva inoltre che parti possano dare vita a una nuova società, guidata da Acea, che si specializzi in progetti per la Smart City.













[…] Come preannunciato da CorCom, dopo il memorandum of understanding di agosto, le due aziende hanno definito il piano industriale quinquennale che oltre alle posa delle reti prevede la messa a punto di una serie di servizi innovativi per rendere più “intelligenti” le infrastrutture elettriche e idriche in capo alla società capitanata da Stefano Donnarumma. Per minimizzare l’impatto dei lavori in città e velocizzare la realizzazione della rete ultrabroadband Acea metterà a disposizione di Open Fiber le proprie infrastrutture. Da parte sua, l’azienda guidata da Elisabetta Ripa, dal primo gennaio nuovo Ad, si farà carico della quasi totalità delle spese, circa 350 milioni di euro, mentre i restanti 25, già previsti nel piano industriale 2018-2022, saranno stanziati da Acea che nell’ambito della nuova attività genererà circa 200 milioni di capex – compresi nei 3,1 miliardi di euro di investimenti complessivi inseriti nel Piano Industriale – in innovazione tecnologica, specificamente dedicati alla gestione delle reti. […]