LA PARTNERSHIP

Open Fiber-Acea, intesa per cablare 1,2 milioni di case a Roma

Venerdì la presentazione del progetto di collaborazione tra le due società. La controllata Enel-Cdp investirà 400 milioni, 200 quelli previsti dalla municipalizzata, che potrebbe puntare su iniziative per la smart city. Per una ricaduta occupazionale calcolata in 1.500 posti di lavoro

Pubblicato il 10 Gen 2018

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Il memorandum of undestanding firmato ad agosto tra Open Fiber e Acea arriva alla fase finale, quella dell’accordo ufficiale per cablare in fibra ottica un milione e duecentomila case nella Capitale. Ad anticipare la possibile intesa era stato CorCom a marzo con un’intervista all’allora Ad di Acea Alberto Irace, prima dell’avvicendamento a maggio con l’attuale numero uno dell’azienda, Stefano Antonio Donnarumma.

I termini dell’accordo, che sarà presentato ufficialmente venerdì, prevedono che la municipalizzata capitolina dell’energia elettrica e dell’acqua sia principalmente il fornitore di infrastrutture, e che la società controllata da Enel e Cassa Depositi e prestiti porti la fibra ottica nella Capitale utilizzando e valorizzando il network di tubi, condutture e cavidotti della utility capitolina, che si impegna a fornire anche i dati cartografici e tutto il supporto necessario per le operazioni di cablaggio.

La spesa in investimenti tecnologici per Acea a seguito di questa operazione, secondo quanto recentemente affermato dall’Ad Stefano Donnarumma, potrebbe arrivare a 200 milioni di euro, mentre Open Fiber destinerà all’operazione 400 milioni di euro. In un quadro complessivo che potrebbe portare a una ricaduta occupazionale, compreso l’indotto, di 1.500 posti di lavoro.

Secondo le prime informazioni per completare a rete capitolina che nasce da questo accordo potrebbero servire tra i quattro e i cinque anni, anche se la commercializzazione dei servizi inizierà e proseguirà man mano che gli interventi nelle singole aree saranno completati.

Il memorandum di agosto prevedeva inoltre che parti possano dare vita a una nuova società, guidata da Acea, che si specializzi in progetti per la Smart City.

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Antonello Salerno

Professionista dal 2000, dopo la laurea in Filologia italiana e il biennio 1998-2000 all'Ifg di Urbino. Ho iniziato a Italia Radio (gruppo Espresso-La Repubblica). Poi a ilNuovo.it, tra i primi quotidiani online nati in Italia, e a seguire da caposervizio in un'agenzia di stampa romana. Dopo 10 anni da ufficio stampa istituzionale sono tornato a scrivere, su CorCom, nel 2013. Mi muovo su tutti i campi dell'economia digitale, con un occhio di riguardo per cybersecurity, copyright-pirateria online e industria 4.0.

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